Gennaio per i migratoristi, da alcuni anni, è un'incognita. Diversi calendari prevedono la fine del prelievo per tordi e beccaccia a fine gennaio, come consente la Direttiva Uccelli e la relativa guida interpretativa sulla base dei dati a disposizione, come confermato dalle decisioni di Tar e Consiglio di Stato. Ma gli strascichi dell'intervento ministeriale di chiusura anticipata nelle scorse stagioni sono ancora presenti e contribuiscono a creare una situazione di incertezza in cui sguazzano le diverse associazioni anticaccia.
In Calabria, notizia di questi giorni, Cabs, citando l'esempio della regione Basilicata, ha inviato un formale invito alla Giunta regionale chiedendole di apportare modifiche al calendario venatorio 2016 - 2017, fissando il termine di prelievo per le specie Beccaccia, Tordo bottaccio, Tordo sassello e Cesena al 10 gennaio 2017. Appello per fortuna non accolto. Ora l'associazione, come aveva avvertito, sarà costretta a rivolgersi al Ministro dell’Ambiente e alla Corte dei conti “per il danno erariale prodotto”. E qui ce ne vuole di fantasia. Cabs infatti ipotizza un reale danno economico per le multe che seguiranno una procedura di infrazione che di fatto non esiste.