Come si apprende dal sito della Federcaccia, ad integrazione del dispositivo n. 29861 del 30 dicembre 2016 sulla sospensione temporanea all’utilizzo in deroga dei richiami vivi appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi, il Ministero della Salute facendo seguito alle richieste di chiarimento pervenute dalle Regioni ha emanato una nota di chiarimento.
Per quanto più strettamente legato all’aspetto venatorio, si precisa al punto 6: “Relativamente alla sospensione della deroga dell’utilizzo dei richiami vivi, nel caso in cui i predetti animali siano tenuti all’interno delle gabbie nei laghetti di caccia, gli stessi, nel rispetto delle più scrupolose norme di biosicurezza, devono essere riportati nelle sedi dove sono abitualmente custoditi durante i mesi di non attività venatoria. Nel caso invece i volatili fossero destinati alla macellazione, i Servizi veterinari dovranno effettuare, sulle carcasse, campionamenti di organi per la ricerca del virus dell’influenza”.