Da oggi anche in Veneto esiste una specifica norma che impedisce ai disturbatori, leggi animalisti, di interferire con il regolare svolgimento delle attività di pesca e caccia. Il Consiglio regionale del Veneto ha infatti approvato la legge di Sergio Berlato che introduce pesanti sanzioni amministrative (da euro 600 a 3.600 euro) per chiunque, intenzionalmente, organizzi atti di ostruzionismo o di disturbo dai quali possa essere turbata o interrotta la regolare attività di caccia o di pesca o rechi molestie ai cacciatori o ai pescatori nel corso delle loro attività.
"Finalmente la Regione del Veneto si è dotata di una norma - ha commentato il presentatore della legge Sergio Berlato - che punisce pesantemente quei criminali che sono soliti aggredire, non solo verbalmente, degli onesti cittadini mentre esercitano attività lecite dopo aver versato corpose tasse di concessione ed ingenti quote di accesso alle unità territoriali di gestione. Gli animal-ambientalisti che finora hanno goduto di una sostanziale impunità approfittando della lentezza esasperante della giustizia italiana e dell'indifferenza di alcuni giudici, da oggi dovranno assumersi la responsabilità delle loro malefatte. Fermo restando il diritto di chiunque di poter manifestare il proprio dissenso nel rispetto della legge, nessuna tolleranza sarà ammessa nei confronti di quelle minoranza esagitate che vorrebbero imporre, spesso con la violenza, le loro discutibili scelte di vita".
Commenta favorevolmente la presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti Maria Cristina Caretta, che in una nota ringrazia il Consigliere regionale Sergio Berlato e l'intera maggioranza "per la lealtà ancora una volta dimostrata per l’impegno profuso al fine di arrivare all’approvazione di questa legge che garantisce una maggiore dignità a tutti i Cacciatori e pescatori del Veneto". "L'unico rammarico - aggiunge Caretta - è l'aver constatato che i Consiglieri regionali che aderiscono al Gruppo consiliare che fa riferimento al Sindaco Flavio Tosi che continua a ricoprire il ruolo di Presidente regionale della Federcaccia, anziché votare a favore della legge che difende la dignità dei Cacciatori si sono inspiegabilmente astenuti".