Le oltre 3 mila specie aliene invasive in Italia sono una delle prime minacce alle specie autoctone e alla biodiversità (seconde solo alla perdita degli habitat). Negli ultimi 30 anni l'impatto delle specie aliene in Europa è cresciuto arrivando all'esorbitante cifra di 12 miliardi di euro di danni l'anno. Complessivamente in Italia il numero di specie aliene è aumentato del 96% negli ultimi 30 anni. I dati sono stati diffusi oggi a Roma in occasione della presentazione di un nuovo progetto Life che vede la stretta collaborazione di Legambiente ed Ispra e intende diffondere nell'opinione pubblica le informazioni necessarie per attivare una più vasta collaborazione possibile, per ridurre un problema particolarmente devastante in Italia, a causa della particolare conformazione geologica del nostro Paese.
Esempi che ben conosciamo sono il gambero rosso americano, lo scoiattolo grigio, la tartaruga palustre americana, la nutria, ecc.) diffusi a macchia d'olio in Europa per i più svariati motivi: sfuggiti dagli allevamenti, venduti come animali da compagnia e poi abbandonati, ecc. Negli ultimi anni, grazie all'applicazione della Strategia Europea sulla biodiversità e l'approvazione del Regolamento da parte del Parlamento Ue che ha imposto ai paesi membri disposizioni precise ridurne il numero e per prevenire altre immissioni, qualcosa anche nel nostro paese si è attivato (vedi esclusione della nutria dal novero delle specie selvatiche protette).
Piero Genovesi, responsabile del servizio consulenza di Ispra e project manager, evidenzia come “Il problema dell’introduzione intenzionale o inconsapevole delle specie aliene riguarda moltissimi settori della società, dai pescatori ai cacciatori, dai vivaisti ai professionisti in campo agricolo e forestale. Per questo occorre promuovere la partecipazione attiva della popolazione nelle attività di risposta alle specie invasive, incoraggiando comportamenti responsabili che riducano il rischio di ulteriori introduzioni indesiderate. Occorre informare di più e meglio i cittadini, perché solo così è possibile ridurre i rilasci in natura di animali e piante invasive e perché senza una consapevolezza del problema è difficile comprendere la necessità degli interventi di controllo finalizzati al recupero degli equilibri naturali”.
“L’obiettivo è quello di togliere ‘mercato’ alle specie aliene che vengono introdotte a fini commerciali ha aggiunto la presidente di Legambiente Rossella Muroni - e per fare ciò occorrono più informazione e maggior consapevolezza. E’ fondamentale che le persone sappiano che anche un acquisto incauto può contribuire ad aggravare il fenomeno della perdita di biodiversità, all’alterazione degli equilibri ecosistemici e sanitari. Per questo il progetto Life Asap ci vedrà impegnati in tante attività di informazione nelle scuole e nei parchi, ma anche negli aeroporti e negli zoo, senza tralasciare le amministrazioni pubbliche e gli enti attivi nel trasporto e controllo delle merci”.
Il progetto Life ASAP coinvolgerà un gran numero di attori implicati a vario titolo nella gestione delle specie aliene promuovendo, attraverso incontri, seminari e tavole rotonde, l’adozione di codici di condotta volontari e di buone pratiche sulle specie invasive per cacciatori, pescatori sportivi, florovivaisti, commercianti di pet, professionisti (progettisti del verde) e delle linee guida sulle gestione delle specie aliene invasive nelle aree protette in almeno quattro Parchi Nazionali.
Saranno realizzati sentieri natura di informazione sulle specie aliene invasive nelle aree protette e negli Orti botanici. Sono previste attività di formazione per il personale delle pubbliche amministrazioni (Ministeri, Regioni, ASL, ARPA...) e dei soggetti istituzionali coinvolti nelle ispezioni delle merci in transito (Uffici veterinari, CITES, Servizi Fitosanitari Regionali, Punti d’ispezione frontaliera...), a vario titolo competenti per l’attuazione del regolamento europeo. Anche le scuole saranno coinvolte attraverso kit educativi e manuali per gli insegnanti, mentre altre attività di informazione e coinvolgimento riguarderanno gli zoo con laboratori didattici, pannelli divulgativi, incontri a tema. Il MUSE di Trento divulgherà il materiale informativo di Life ASAP e metterà a disposizione i propri spazi per attività informative.
Si realizzeranno concorsi per le scuole e attività di coinvolgimento della popolazione come la realizzazione di 12 bioblitz cui parteciperanno 1000 persone affiancati da esperti e una Smart App per le specie aliene. Verrà inoltre coinvolta la comunità scientifica italiana nella stesura di una Black list delle specie aliene di interesse prioritario per l’Italia e di raccomandazioni, definite tramite seminari e workshop, da sottoporre al governo italiano.