Riceviamo e pubblichiamo:
Riunito a Firenze il quadro dirigente della Confederazione Cacciatori Toscani per esaminare le questioni che hanno tenuto banco negli ultimi mesi, a partire dalla legge obiettivo per la gestione degli ungulati, dalle nuove norme sugli ATC per soffermarsi sui tanti elementi di farraginosità che stanno di fatto rendendo difficile e complicata la vita dei cacciatori, fino poi alle questioni che da tempo attendono soluzioni positive, come quella delle dimensioni dei box per la detenzione dei cani.
Sulla legge obiettivo la Confederazione ha ribadito la necessità, qualora i dati ufficiali confermassero quanto quotidianamente ormai lamentano dal territorio le categorie colpite dall’emergenza ungulati, di ripensare a quei meccanismi risultati inadeguati rispetto ai propositi per cui la nuova legge è nata. La Confederazione, è stato ricordato, ha più volte indicato la necessità di valorizzare e responsabilizzare appieno le risorse messe a disposizione dal mondo venatorio, in particolare le squadre che hanno mostrato di saper gestire validamente non solo gli abbattimenti ma anche la prevenzione.
Un cambio di marcia non più procrastinabile, hanno sostenuto nei loro interventi i quadri della Confederazione, nell’interesse della caccia ma anche della società. Un’agenda fitta e impegnativa, quella delineata dalla CCT, che vedrà la Confederazione impegnata per coinvolgere tutti i cacciatori e le forze sociali, per una svolta in grado di superare difficoltà ed emergenze e rilanciare la gestione sul territorio. Un impegno che fa tutt’uno con la ferma determinazione delle associazioni che compongono la CCT, Federcaccia, Arcicaccia ed Anuu toscane, a proseguire sulla strada dell’unità ritenuta scelta irreversibile e indispensabile per dare forza e credibilità ai programmi e alle battaglie del mondo venatorio.
Firenze, 16 gennaio 2017
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)