Prosegue l'impegno degli europarlamentari vicini alle istanze del mondo venatorio. Venerdì 20 gennaio Renata Briano, Lara Comi, Salvatore Cicu, Paolo De Castro, Damiano Zoffoli e Remo Sernagiotto incontreranno a Milano i rappresentanti di tutte le associazioni venatorie per fare il punto della situazione e per concordare i prossimi passi, in particolare sul tema delle deroghe e sulla possibilità di cacciare lo storno.
"Dopo la risposta insoddisfacente del Commissario Vella alla nostra interrogazione sulle inadempienze dell'Ispra per la corretta applicazione delle deroghe circa la cosiddetta “piccola quantità” (vai alla notizia) e dopo gli incontri altrettanto insoddisfacenti con i funzionari della DG Ambiente – sottolinea Renata Briano, raggiunta telefonicamente a Strasburgo dalla redazione di BigHunter –, occorre delineare le nuove strategie, che dovranno essere il più possibile condivise. E' importante che le associazioni venatorie italiane lavorino insieme e di più in Europa, facendo squadra anche con le altre associazioni europee. Penso ad esempio che i cacciatori francesi potrebbero diventare nostri preziosi alleati".
A marzo sarà proprio la Briano a coordinare una conferenza a Bruxelles sui fitness check relativi alla Direttiva Uccelli e alla Direttiva Habitat, visto che la Commissione europea ha già deciso di non modificarle, ma di definire un piano d'azione per migliorarne l'implementazione. "Questo fatto dovrebbe provocare una riflessione urgente – prosegue l'eurodeputata – poiché è necessario capire al più presto quale sia la direzione che la Commissione vorrà prendere, se quella della flessibilità oppure quella della rigidità. Ovviamente noi lavoreremo per la flessibilità".
Sui calendari, invece, sentito il ministro Galletti, Briano conferma che da parte del Ministero dell'Ambiente non ci saranno atti per la chiusura anticipata della caccia, come per altro risulta chiaro anche dalla lettera inviata alle Regioni dal ministro alla fine di dicembre.
“Questo lo ritengo un piccolo passo avanti – precisa l'europarlamentare –, ma di certo è la soluzione del problema dei calendari venatori italiani". Sicuramente Galletti ha un atteggiamento ben diverso da quello che abbiamo conosciuto negli scorsi anni. L'eurodeputata PD ci anticipa che il ministro ha intenzione di avviare uno studio per la modifica dei Key Concepts attraverso dati scientifici certi sulle migrazioni, superando così le attuali contraddizioni tra i dati dell'Ispra e quelli di altri istituti scientifici italiani ed europei. E' necessario che vengano considerati anche i dati già forniti al Ministero dai ricercatori delle stesse associazioni venatorie e da quelli dei Paesi che hanno situazioni climatiche e ambientali paragonabili alle nostre. Anche per questo i dati della Francia possono essere di grande aiuto.