“Svolta storica”: così la Confederazione Cacciatori Toscani definisce, in un’ampia ed articolata nota, la “conversione” dell’ISPRA e del Ministro Galletti, in ordine alla nota questione dei calendari venatori e della pretesa di vedere anticipata la chiusura della caccia alle specie migratorie (beccaccia, cesena, tordo bottaccio).
Con una lettera ufficiale (prot. n. 1288 del 17 gennaio, inviata alla Regione Sardegna), il Ministro dà notizia che l’ISPRA, dopo ben 15 anni dall’invio alla Commissione Europea dei primi dati (Key Concepts) italiani, su cui si basano i giudizi europei in merito ai calendari italiani ma palesemente incongrui rispetto agli altri Stati membri e mai adeguatamente aggiornati, evidenzia l’esigenza prioritaria di un’analisi scientifica della situazione su scala geo-politica “transnazionale”. Un approccio che ricalca istanze e formali atti di diffida rivolti al Ministero dell’Ambiente, alla Commissione Europea fino alla coraggiosa proposizione dinanzi al Tribunale dell’Unione Europea di una vertenza, tuttora in fase istruttoria.
Decisamente incomprensibile a questo punto, sostiene la nota, l’invito rivolto dal Ministro Galletti alle regioni – che la Toscana ha prontamente respinto mantenendo le date previste dal calendario venatorio – ad anticipare la chiusura della Caccia: un invito fondato su dati che lo stesso Ministro e Ispra ritengono non attendibili (Confederazione Cacciatori Toscani).
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