"Egregi signori, nel rispetto delle battaglie che il nostro gruppo politico conduce
contro l’uccisione di animali indifesi e a favore dello sviluppo di
una cultura di rispetto per tutti gli esseri viventi che abitano il pianeta vi chiediamo di non inviarci più comunicati inerenti le vostre attività”. Questa la lapidaria comunicazione arrivata alla mail dell'Ufficio Stampa della
Federcaccia del Lazio da parte del gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle. Insomma una totale e dichiarata chiusura nei confronti dei cacciatori e di chi li rappresenta.
“Qualcosa non torna – commenta su facebook
Daniele Ubaldi, responsabile dell'Ufficio stampa Fidc Lazio - Capisco - anche se certamente non giustifico - l'essere ideologicamente contrari alla caccia. Ma un gruppo consiliare che siede in Regione, e che pertanto tratta la materia "caccia" dal punto di vista amministrativo e legislativo, non dovrebbe chiedere alla principale associazione venatoria - peraltro, in questo caso specifico, rispondendo ad una mail da me inviata in rappresentanza di TUTTE le associazioni venatorie del Lazio - di non essere più informata sulle iniziative del nostro mondo. Non ha senso”.
Se non altro perché, come precisa lo stesso Ubaldi, se vuoi distruggere “il nemico” devi conoscerlo e in generale, essere informati sulle iniziative può servire a trovare punti di incontro e di dialogo, che una forza politica democratica non può rifiutare a priori. Ma il “nuovo che avanza”, purtroppo è anche questo.