Nell'ambito dell'approvazione dei documenti economico-finanziari (Bilancio di previsione pluriennale del Consiglio, Documento di Economia e Finanza regionale DEFR, Legge di Stabilità, Bilancio pluriennale della Regione), il Consiglio regionale del Molise ha sancito lo stanziamento di fondi per il settore venatorio.
"Con le somme appostate in bilancio - dichiara il consigliere Cristiano Di Pietro - si chiude un anno fondamentale per il comparto che ha visto la definitiva approvazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale e l’avvio delle procedure per la caccia di selezione anche in Molise con cui si cerca, prosegue il consigliere, di dare una risposta alle emergenze legate al sovrannumero di cinghiali".
Da sottolineare anche le modifiche alla L.R. 19/93 con cui, oltre a riordinare e trasferire alle regioni le funzioni precedentemente ricoperte dalle province secondo quanto previsto dalla legge Delrìo, si introducono novità degne di nota come la commercializzazione di carni provenienti da selvaggina selvatica, l’istituzione delle “zone di rispetto venatorio” e l’Osservatorio regionale della caccia composto esclusivamente da personale tecnico-scientifico dotato dunque delle giuste competenze per raccogliere ed elaborare i dati relativi alla fauna selvatica.
"Nello specifico - precisa Di Pietro - è stato introdotto, all’interno della proposta di legge 172, apposito articolo sul commercio di fauna selvatica aprendo così per la prima volta in Molise la strada per la commercializzazione della carne direttamente al consumatore finale. Tra le disposizioni collegate alla manovra di Bilancio - prosegue il consigliere delegato - anche l’istituzione delle zone di rispetto venatorio, ovvero aree istituite su proposta degli ATC, preposte al recupero, potenziamento e all'eventuale reintroduzione della piccola selvaggina stanziale al fine di favorire l'insediamento sul territorio e la ricostruzione di popolazioni selvatiche di queste specie. Un'area dunque - conclude Di Pietro - con un funzionamento simile a quello delle Zone di ripopolamento e cattura, ma gestita dagli ATC".