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Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"


mercoledì 1 febbraio 2017
    

Giampiero Sammuri Ogni Parco in media si avvale già di circa 200 cacciatori per le operazioni di gestione della fauna, i quali arrivano a coprire il 95% degli abbattimenti. Sono prelievi mirati, decisi dall'Ente Parco e affidati a chi, per ovvi motivi, detiene regolare licenza venatoria. Forse chi critica la possibilità di far entrare i cacciatori, anche se pochi e autorizzati, confermata nella riforma, non lo sa o fa finta di non saperlo. Lo dice il Presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, difendendo a spada tratta la riforma al vaglio della Camera.

“Mi domando come sia possibile che qualcuno scriva o dica che la modifica della 394 approvata dal Senato apra la caccia nei parchi o, in modo forse malizioso, che apra le porte dei parchi ai cacciatori”, così il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri risponde alle critiche mosse alla riforma da parte delle associazioni animaliste. "In premessa, vorrei chiarire un concetto che è propedeutico a tutto il ragionamento: la differenza tra caccia e controllo faunistico. Sembra una cosa banale ma c'è una convinzione diffusa che, se un animale selvatico viene abbattuto, si tratti sempre di attività di caccia. Oltretutto, visto che, per maneggiare un'arma da fuoco adatta per gli abbattimenti si deve avere un porto d'armi, chi lo fa normalmente è un cacciatore e questo alimenta ancora di più la confusione”.

Sammuri, dopo aver spiegato la differenza tra le due attività (che risparmiamo ai nostri lettori, più che istruiti su questo), evidenzia che “la modifica approvata al Senato all'art. 5 sancisce che la caccia nei parchi nazionali e regionali è vietata e che a questo divieto (a differenza di altri) non si può derogare. La caccia nei parchi nazionali e regionali è già vietata, ma in modo chiaro per effetto di un'altra legge, la già citata 157/92, mentre nella 394 vigente il divieto è più sfumato ed interpretabile. La modifica lo rende invece inequivocabile, basta leggere il citato art. 5. Basterebbe dare una letta alle audizioni fatte alla Camera (o guardarle nell'archivio della relativa WebTV) per constatare che tale elemento fa parte della riforma. A tal proposito Sammuri cita anche l'audizione delle associazioni venatorie nella quale le stesse fanno notare come  in altri stati europei la caccia nei parchi non sia vietata e, ovviamente che, dal loro punto di vista, andrebbe consentita anche in Italia. "Quindi per avere contezza della baggianata che la modifica della 394 apra la caccia nei parchi, basta leggere la norma attuale e quella in itinere".

La seconda affermazione, che la riforma apra la porta dei parchi ai cacciatori, è già più veritiera. “Qualcuno – spiega Sammuri - potrebbe pensare che attualmente i parchi italiani siano off limits per i cacciatori e che nessuno di loro possa sparare un colpo all'interno mentre invece la modifica introduca questa possibilità. In realtà, la situazione attuale è la seguente: limitandosi ai soli parchi nazionali, nel 2016, 14 su 24 hanno attivato interventi di controllo faunistico. In 5 si utilizzano solo le catture, in 7 solo gli abbattimenti e in 2 entrambi i metodi. Degli altri 10, 7 non ne hanno necessità e 3 inizieranno nel 2017. Nel corso dell'anno sono stati prelevati 7506 capi: 3316 catturati (3223 cinghiali e 93 mufloni) e 4190 abbattuti (3678 Cinghiali, 434 cervi e 78 mufloni). Oltre il 95% dei capi abbattuti lo sono da parte di cacciatori autorizzati dai parchi che, nel 2016 erano, nei 9 parchi che li utilizzavano, 1789. Per il 2017 i parchi nazionali ne stanno autorizzando altri 600 circa, il tutto, ovviamente, a norma invariata. Quindi alla domanda secca che uno potrebbe fare: ma oggi ci vanno i cacciatori ad abbattere animali nei parchi? La risposta è una sola: SI, ci vanno. E in un numero abbastanza consistente, circa 200 in media per ogni parco”.

"Cosa cambia in questo ambito la modifica? A mio giudizio solo cose che dovrebbero essere salutate positivamente da chi ha a cuore la conservazione della biodiversità, ma anche da chi non nutre una grande simpatia per i cacciatori. Ne elenco alcuni. I parchi che intendono operare interventi di controllo faunistico devono predisporre un piano che è sottoposto al parere obbligatorio e vincolante dell'ISPRA; i cacciatori che intendono operare interventi di abbattimento devono frequentare un corso validato da ISPRA, che, in casi del genere, richiede sempre il superamento di un esame finale; se contravvengono alle regole comportamentali stabilite dal parco per interventi di controllo faunistico vengono esclusi a vita da tali attività, ferme restando tutte le sanzioni civili e penali che il loro comportamento ha determinato. Queste cose, oltre ad essere scritte in modo chiaro nel testo approvato dal Senato, sono state esposte in modo esaustivo (le prime due) da ISPRA nel corso dell'audizione", conclude Sammuri.

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14 commenti finora...

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

@Pan, io i corsi li faccio non e' un problema. Ho gia' iniziato. Il problema e' rappresentato dalle fregnacce che scrivono per coprire i loro altarini ed il popolo bue che abbocca e gli regge le candele! L' informazione seria in Italia e' il vero problema. Se non si risolve quesllo non si andra' mai da nessuna parte. Nel caso specifico della caccia c'e' un altro grosso problema e cioe' che e' gestita dai politici che di caccia ed ambiente (o biodiversita', come e' di moda dire adesso) non capiscono un tubo. Zero! Quelli pensano solo ai loro sporchi voti e sono pronti a cambiare idea dall' oggi al domani (vedi la questione del lupo) rimangiandosi quello che hanno appena affermato se questo rafforza la loro poltrona. Questo non e' dignitoso, non e' professionale, non e' accettabile in un Paese che si vuole definire civile e democratico. Come si puo' ritenere una qualsiasi legge proveniente da tali individui positiva?

da Flagg 02/02/2017 11.17

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Ringraziare chi? Perche? Ci stanno mandando a casa e li ringraziamo, sento puzza di poltrone da coprire, di ambientalismo, di falsita' in una parola di FIDC

da genovese ex fidc 02/02/2017 10.38

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Per Pan: condivido la tua analisi ma il problema, a mio avviso, è la costante diffusione da parte dei nostri detrattori di notizie false, che giornali e televisioni diffondono con enfasi. Contro questo scellerato meccanismo cosa possiamo fare?

da Arrabbiato 64 02/02/2017 9.58

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

La strada per il riscatto della caccia agli occhi dell'opinione pubblica sempre più distratta dalla post verità dei media globalizzati (social in particolare) è questa. I cacciatori devono diventare (e apparire incontrovertibilmente) i primi alleati nella difesa della biodiversità. Ambientalisti a tutto tondo. Se servono corsi di preparazione, una formazione permanente, una sensibilità e un approccio migliori (e a volte questi mancano nella nostra pancia) facciamoli. Ieri mi hanno detto (non lo sapevo) che diverse squadre di cinghialai del nostro Appennino tosco-emiliano effettuano a proprie spese la lotta alla malattia del castagno. E non lo sa nessuno. E finalmente, quest'anno, si possono mangiare i gustosi necci con farina di quelle castagne recuperate alla nostra tradizione gastronomica. Questa, fra le tante, è una vicenda che dovrebbe essere presa ad esempio per dimostrare il ruolo indispensabile dei cacciatori e della loro cultura che è presidio e garanzia per il benessere dei nostri territori a verde.

da Pan 02/02/2017 9.08

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Pensa te che numero consistente: il 95% dei controlli li fanno lo 0.3% dei cacciatori!

da Flagg 01/02/2017 20.08

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Dipendesse da me non ci sarebbe un solo Cacciatore disposto ad andare a "gestire" nei Parchi .......dopo che ci hanno tolto i migliori territori e relegati nel nulla , ringraziarli è una vergogna........da quale pulpito poi !!!

da Annibale 01/02/2017 19.23

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Grazie Presidente, finalmente una persona equilibrata che spiega chiaramente il ruolo fondamentale dei cacciatori nella gestione del territorio ivi compresi i parchi.

da adriano zanni 01/02/2017 16.46

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Chiedere alle squadre di Cinghialai che cacciano nei confini dei Parchi ed al quale appartengono i selecontrollori che poi operano all'interno degli stessi................

da MIXO 01/02/2017 14.58

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

ma secondo voi io dovrei frequentare un corso per essere qualificato socialmente utile per accoppare maiali inselvatichiti, magari pagando in euro sonanti gli organi definiti "Non seppero di nulla" Nei Parchi il surplus faunistico se li succhia l'Ente Gestore o chi per esso scucendo dalle proprie saccocce le risorse economiche

da Bonacina Giancarlo 01/02/2017 14.09

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

A parte vietare la caccia e garantire qualche poltrona, qualcuno sa dire a cosa servono i parchi?

da MarioP 01/02/2017 13.57

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Stop ai Parchi e basta!

da s.g. 01/02/2017 13.05

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Nei Parchi sono vietate tante cose, l'unica che fanno valere gli organi di vigilanza è quella dei cacciatori, gli unici stronzi, chissà perché...nei parchi ci vanno tutte le categorie di cittadini: allevatori, estrattori di legna cercatori di prodotti del sottobosco, persino estrazione di pietre. dulcis in fundo i turisti. Va bene così?! Io mi chiedo che senso ha vietare quando poi si fa comunque tutto quello sopra elencato. I cacciatori invece no: se ti prendono la prima cosa che fanno ti tolgono il fucile, poi c'è una causa penale e poi il seguito: quando vai a rinnovare non ti danno il porto d'armi, eppure i cacciatori sono quelli che versano nelle casse dello Stato, regione e provincia fior di quattrini: che stronzi siamo!!! NON DOVREMMO PAGARE NEMMENO UN SOLDO PER COME STA MESSA LA SITUAZIONE ITALIANA DEI PARCHI.

da luigi 01/02/2017 12.52

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Il controllo faunistico nei parchi devono farselo chi i parchi li gestisce punto.Solo a leggere l'ultima parte di quanto sopra si capisce quante cavolate pretendono da un cacciatore munito di licenza di caccia quindi si diano loro gli esami si prendano il p.a.,facciano i corsi e non ci rompano le scatole ed i cacciatori la smettano di prestarsi a queste meschinita.

da mino51 01/02/2017 11.48

Re:Sammuri: “Per il 95% il controllo faunistico nei Parchi lo fanno già i cacciatori"

Mah.....chiacchere, solo chiacchere. Nei parchi il controllo lo fanno i Bracconieri..ecco come stanno le cose, altro che legalità.

da Indignato 01/02/2017 11.35