In vista delle elezioni europee (6 e 7 giugno 2009) Anuu invita i cacciatori italiani a riversare più attenzioni e più energie verso il parlamento europeo, troppo spesso considerato di marginale importanza anche dagli stessi politici nostrani. Anuu ricorda l'incidenza sulle norme nazionali delle direttive comunitarie in tema di fauna, ambiente e caccia, recepite obbligatoriamente dagli stati membri (Direttiva Uccelli, Direttiva Habitat, Direttiva Armi, Direttiva Carni e Selvaggina ecc.). In quest'ottica, l'associazione sottolinea l'importanza della Face che dal 2004 al 2009, si è occupata della redazione di una sorta di “Manifesto” per la Caccia in Europa, poi sottoposto ai candidati al P.E. per loro adesione e sottoscrizione. Allo stesso modo quest'anno sarà presentato il Manifesto 2009 (la presentazione ufficiale sarà domani 18 febbraio a Bruxelles, in occasione di una specifica riunione dell’Intergruppo Biodiversità, Caccia Sostenibile & Attività Rurali). “Ci si augura ovviamente – scrive Anuu - che i parlamentari presenti e aderenti siano ancor più numerosi rispetto a cinque anni or sono: e ci si augura soprattutto che, dopo, non vengano meno agli accordi presi. Insomma, il crocevia europeo diventa da un’elezione all’altra sempre più vitale e sarebbe realmente da sciocchi far finta che non sia così. Cerchiamo perciò di motivare chi si candida a rappresentare il nostro Paese, affinché comprenda appieno sia la rilevante assunzione di responsabilità cui va incontro, sia il carico di aspettative riposte dai cacciatori nella sua attività politica. Noi, ovviamente, continueremo a giocare il nostro ruolo sino in fondo”.