Se in Italia ci siamo dovuti accontentare di un 56% di sommariamente favorevoli alla caccia (Astra Ricerche, 2013), in Germania, dove per onor del vero i cacciatori sono molto meno di quelli italiani (369 mila nel 2015), le cose sono molto diverse. Ad approvare la caccia è la stragrande maggioranza della cittadinanza. L'83% la ritiene attività necessaria per gestire le popolazioni di fauna selvatica, l'82% ne riconosce la validità per ridurre i danni. Dati questi diffusi dall'associazione DJV (Deutscher Jagdverband), che ha commissionato al Bremer und Partner GmbH (istituto di ricerca IFA) un sondaggio effettuato a fine 2016. I risultati sono ottimi per la caccia. Il gradimento dei cittadini tedeschi nei confronti dell'attività venatoria risulta in crescita di sei punti percentuali rispetto al 1999.
Altri dati: il 90% dei cittadini intervistati ritiene la selvaggina un valido supporto per l'alimentazione, l'88 % pensa che i cacciatori siano spinti da amore per la natura. Una netta maggioranza (76%) riconosce l'impegno dei cacciatori per la fauna selvatica e l'ambiente (+ 6 punti percentuali rispetto al 1999) approvando la definizione “I cacciatori dedicano molto del loro tempo per la conservazione della natura".
Circa un terzo dei tedeschi afferma di conoscere o aver comunque avuto contatti con i cacciatori, e in generale tre quarti degli intervistati nutre nei confronti della caccia un atteggiamento positivo o neutro. Solo un quarto si dimostra piuttosto critico. 17 anni fa il 43 per cento degli intervistati non si dichiarava affatto favorevole.