Enrico Rizzi, segretario del Partito Animalista Europeo, all'indomani della morte a caccia (per infarto) dell'allora Presidente del consiglio regionale Trentino, Diego Moltrer, esultò su facebook, scrivendo "infame, adesso sai cosa vuol dire morire".
La cosa creò sdegno e imbarazzo, fino alle denunce e agli esposti alla Procura di Trento da parte del Segretario del Partito Autonomista Trentino Tirolese, il Senatore Panizza, e dei familiari, soprattutto a seguito delle successive dichiarazioni di Rizzi, che non solo non si pentì ma ai microfoni di Radio 24 (a La Zanzara) rincarò la dose, chiamando il defunto "infame, vigliacco, assassino", ridichiarandosi felice della sua morte e augurando la stessa sorte a tutti i cacciatori.
In questi giorni il Tribunale ha emesso la condanna in primo grado per diffamazione di Rizzi: due mesi con la condizionale, oltre che il risarcimento dei danni ai familiari costituitisi parti civili al processo: 6 mila euro a ciascuno dei tre figli e alla moglie dell’allora presidente del consiglio, 5 mila alla sorella e alla madre, ovvero 34 mila euro in totale.
Rizzi ne dà notizia su facebook annunciando ricorso in appello."In ogni caso - scrive, per nulla pentito - la mia coscienza è pulita, perché non smetterò mai di condannare chi si diverte ad uccidere animali innocenti imbracciando un fucile, e facendosi foto sorridenti con i loro cadaveri. La mia etica è diversa, e sono sicuro che troverò sostegno in questa mia battaglia con tutti voi. Non c'è condanna che tenga, che possa fermarmi, o farmi cambiare idea. La caccia è orrore". L'animalista siciliano ha ricevuto moltissimi messaggi di sostegno da chi la pensa come lui e dallo stesso fantomatico partito che dirige. "Tutta la nostra solidarieta all'amico condannato ingiustamente per avere espresso un proprio pensiero. Una pena spropositata, per un delitto di opinione" ha dichiarato in una nota il presidente del Pae Stefano Fuccelli.
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