In occasione della giornata mondiale delle zone umide (2 febbraio), la Face ha dedicato un pubblico riconoscimento agli importanti censimenti sulla avifauna acquatica che si tengono anche nel nostro Paese, portati avanti con impegno e la massima dedizione da un gran numero di cacciatori.
Questo il testo del comunicato:
Ogni anno a gennaio molti professionisti e volontari di tutta Europa escono nel freddo periodo invernale per contare gli uccelli acquatici collaborando al Censimento Internazionale degli Uccelli Acquatici (IWC), il sistema di monitoraggio più efficiente per la conoscenza delle popolazioni di uccelli acquatici e delle loro tendenze.
In Italia, in alcune aree, si è instaurata una buona collaborazione tra ornitologi professionisti, osservatori di uccelli e cacciatori al fine di garantire una buona copertura delle zone umide, in particolare quelle più grandi, come la Laguna di Venezia e il Delta del Po [e le aree della Toscana, N.d.R.].
Seguendo le indicazioni dell’ISPRA, le squadre miste contano e stimano il numero di uccelli acquatici, visitano le principali aree di concentrazione, spesso indicate dai cacciatori e dai proprietari terrieri. Da molti anni, il monitoraggio da ISPRA sta fornendo dati cruciali e la collaborazione è sempre di aiuto. Un certo numero di cacciatori, che ha superato l’esame ISPRA, è ora tra i censitori ufficiali IWC e altri cacciatori collaborano in team nelle uscite durante i giorni di conteggio.
IWC è oggi un progetto di monitoraggio essenziale in Italia, dove un set di dati di 18 anni è ora disponibile con stime delle popolazioni e indicazione delle tendenze, elaborati dai ricercatori Ispra.
Nel gennaio 2017, il freddo ha prodotto un conteggio molto alto per molte specie di anatre, e la collaborazione dei cacciatori è stata importante in alcune aree per segnalare le posizioni degli uccelli e per le stime numeriche.