Per sua stessa ammissione, la PETA (People for the Ethical Treathment of Animals) in Germania nell'ultimo anno (2016) ha intentato almeno 16 cause penali contro la caccia legalmente condotta. Lo dice, in un comunicato del 6 febbraio, l'associazione dei cacciatori tedeschi (DJV), evidenziando che nessuna di queste iniziative giudiziarie ha avuto esito negativo per il mondo venatorio. Nessuna condanna per quelle cause basate sul nulla, in sostanza.
“Pura acrobazia – dice Ralph Müller-Schallenberg, membro del consiglio direttivo della DJV -. PETA impegna regolarmente e senza ragione le autorità pubbliche. In realtà le campagne della PETA hanno un unico scopo: mettere in cattiva luce la caccia legale e i cacciatori”. Per questo l'associazione dei cacciatori ha annunciato di aver depositato una formale denuncia per diffamazione contro le false accuse e le manie di protagonismo dei sedicenti difensori dei diritti degli animali. In passato il pubblico ministero ha dato seguito a questo tipo di iniziativa, avviando un'indagine per le ripetute denunce senza fondamento.
Questo è solo uno dei tanti segnali di un inesorabile declino dell'associazione animalista per antonomasia, che negli anni si è macchiata la reputazione a causa di dimostrazioni violente e spesso fuori legge. Anche negli Stati Uniti, il paese di costituzione della PETA (cui aderiscono diversi personaggi dello Show Business) l'associazione animalista ha perso molta della sua iniziale credibilità, quando è il coinvolgimento diretto, secondo le accuse (vedi notizia), nella vicenda che ha portato a galla un'altra associazione animalista, denunciando un gran numero di decessi di animali nel canile – rifugio di Norfolk, in Virginia.
Accuse che hanno poi trovato fondamento nei dati rilasciati dal Dipartimento per l'Agricoltura e la tutela dei consumatori dello Stato della Virginia realativi al canile gestito dalla PETA. Qui risultano uccisi fino al 97 per cento degli animali domestici ricoverati ogni anno. Dal 1998, ricorda la DJV, dovrebbero essere stati uccisi più di 34.000 animali per eutanasia.