Salvatore La Spada vive a Sandigliano, in provincia di Biella, dove coltiva le sue più grandi passioni: quella per il cane da caccia e quella per la scultura. “Ho fatto la licenza di caccia per il mio primo bracco italiano negli anni '90 , ma già dieci anni prima seguivo l'attività venatoria con spinoni, bassotti (in tana) e segugi, nonché, come giù detto, il bracco italiano”.
Una passione che condivide con suocero e moglie, titolari dell'affisso Spinone del Mucrone, uno tra i più longevi allevamenti di razza in Italia. Da una decina d'anni, caccia in montagna con l bracco e lo spinone galli forcelli, coturnici e beccacce. “Il comprensorio biellese – sottolinea – offre panorami e zone con paesaggi stupendi per questa attività.
“Il feeling trovato con il mio primo bracco – ci spiega ancora - ha fatto nascere in me un amore totale per la caccia con queste splendide razze Italiane e questo sentimento si e trasferito di conseguenza anche nella rappresentazione delle mie sculture. Cerco di fissare momenti di caccia ed le espressioni della razza nella materia inanimata. Utilizzo bronzo o ceramica”.
L'indole artistica è nata in tenera età. Spada è autodidatta ma negli ultimi anni ha trovato il tempo necessario ad approfondire lo studio dei materiali e frequenta tuttora corsi di approfondimento per fonderia e ceramica. “La passione per i cani ha fatto il resto, molti dei mie lavori sono dedicati al cane ed alla attività venatoria che suscitano in me figure di attimi del cane in ferma. "I miei soggetti spesso sono ritratti di cani in tridimensione su richiesta del cliente. Quando li scolpisco cerco di cogliere le caratteristiche che lo contraddistinguono".
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