“Abbiamo inviato all’Ispra la relazione tecnica inerente il Piano programmatico per il controllo dei piccoli ungulati in Molise (cinghiale e capriolo), chiedendo l'attivazione della caccia di selezione con il metodo dei selecacciatori per il contenimento della specie cinghiale”. E' quanto fa sapere sulla sua pagina social il consigliere regionale delegato alla caccia Cristiano Di Pietro, sottolineando così l'impegno della Regione Molise a risolvere il problema legato all'eccessivo numero di cinghiali sul territorio.
Lo studio tiene conto proprio delle zone dove si sono registrati i maggiori danni all’agricoltura e i numeri più elevati di incidenti stradali ed ha suddiviso il territorio regionale per aree “critiche” prevedendo un abbattimento di maschi, femmine e sub adulti così suddivisi: 331 ATC1, 360 ATC2, 288 ATC3 e 120 Area Contigua per un totale di circa 1100 capi per anno.
“La speranza – prosegue Di Pietro – è che la strategia regionale per gli abbattimenti selettivi attraverso i selecacciatori contribuisca a diminuire la presenza eccessiva dei cinghiali, altrimenti saremo costretti, come hanno fatto altre regioni, a chiedere un prolungamento della caccia al cinghiale in braccata”.