Eccolo:
"Ho appreso con favore dell’iniziativa della Commissione europea volta ad aiutare i 28 Paesi membri ad applicare correttamente le direttive in ambito ambientale. Lo interpreto come uno strumento di prevenzione per evitare possibili infrazioni comunitarie. E ho appreso con piacere e senza stupore che la caccia non viene in alcun modo annoverata tra le criticità ambientali in Italia.
Questo però non vuol dire abbassare la guardia sui temi venatori, anche perché continuo a essere critica nei confronti di alcune azioni della Commissione. Un esempio? Continuo a pensare che diversi casi EU Pilot siano stati aperti in maniera troppo discrezionale e siano stati portati avanti in maniera poco trasparente.
Non mi stancherò mai di ripetere che l'impoverimento della nostra biodiversità è causato principalmente dall’inquinamento, dalla cementificazione, dal consumo di suolo, dall'agricoltura intensiva e dal dilagare delle specie invasive. Non dalla caccia. Tutte questioni ribadite nella "relazione sull'attuazione delle politiche ambientali in Italia" pubblicata proprio dalla Commissione.
Tra le priorità ambientali dell'Unione europea c'è la protezione della biodiversità, un tema che mi sta particolarmente a cuore. La "relazione sull'attuazione delle politiche ambientali in Italia" precede il Piano d'Azione per l'implementazione delle Direttive Uccelli e Habitat che la Commissione ha annunciato per aprile. Mi sono impegnata ad affrontare questo complesso argomento con la Commissione europea, con la convinzione che la tutela ambientale passi attraverso l'uso sostenibile delle risorse e non attraverso una concezione museale del paesaggio.
Sono d'accordo sul fatto che occorra fare di più per completare il processo di designazione dei siti marittimi della rete Natura 2000. L'Italia ha il dovere di avvalersi di questo strumento per tutelare la grande ricchezza dei propri mari.
La Commissione è attenta anche alla salute dei cittadini. Infatti sono numerose le raccomandazioni sull'inquinamento. C’è molto da fare. Penso ad esempio che migliorare la gestione dei rifiuti, rendendo la nostra economia più circolare, più efficiente e più verde, sia un obiettivo per il quale tutti dovremmo lavorare".