"Oggi in terza Commissione del Consiglio regionale del Veneto abbiamo approvato il testo unificato, frutto della fusione tra la Proposta di Legge della Lega e quella mia. Il testo che andrà in aula consigliare prevede solo la conversione da lire in euro delle sanzioni amministrative già previste dalla normativa vigente (senza nessun aumento) e l'applicazione delle stesse sanzioni previste per chi intenzionalmente vuole impedire l'esercizio venatorio e la pesca solo per chi spara (ripeto spara) ad una distanza inferiore a cento metri dalle abitazioni (case abitate). Il testo che verrà approvato in aula Consigliare non prevede nessun'altra sanzione per nessun altro motivo. Fine delle speculazioni!".
Con un commento postato su BigHunter.it, Sergio Berlato risponde così alle osservazioni dell'Arci Caccia diffuse in una nota dopo l'assemblea di Vicenza. “Questi provvedimenti – scriveva Arci Caccia - , pensati più con la pancia che con la testa, hanno portato, ad esempio, alla proposta di legge, avanzata dal gruppo consiliare di Lega Nord, di incrementare notevolmente le distanze minime a cui è consentita l’attività venatoria assoggettando l’infrazione alle pene pecuniarie previste per il disturbo venatorio".
Risponde con un altro commento il presidente di Arci Caccia Veneto, Giuliano Ezzelini Storti. "Apprendo con piacere, per il mondo venatorio Veneto, la notizia del Consigliere Berlato. Attendiamo con apprensione quanto accadrà in Consiglio Regionale".