Dopo la bocciatura da parte della
Corte Costituzionale delle ultime leggi regionali per l'autorizzazione della caccia in deroga e nonostante la presa di posizione di
Formigoni che pochi mesi fa ha sconsigliato provvedimenti legislativi in tal senso, alcuni consiglieri regionali lombardi hanno inviato al Parlamento una
proposta di legge per la regolamentazione del prelievo in deroga. Promotori della proposta sono i consiglieri Ligasacchi e Macconi (An – Pdl), Saffioti (Fi – PdL), Rizzi e Frosio (Lega Nord) e Quadrini (Udc). “E’ evidente a questo punto – spiegano i Consiglieri regionali - che la questione può trovare una equa soluzione solo
apportando una piccola modifica legislativa allo stesso comma 4 delll’art.19 bis della legge 157/92. Ora, con questa proposta di Legge, la Regione Lombardia da una parte rivendica la piena potestà legislativa in materia di disciplina dell’esercizio delle deroghe previste dall’art. 9 della direttiva 79/409/CEE e dall’altra rimane fedele al potere di controllo del Governo, in sintonia con le indicazioni comunitarie della stessa direttiva”.
“Questo proposta – concludono Ligasacchi, Macconi, Saffioti, Frosio, Rizzi e Quadrini – se adottata, metterà in futuro la
Regione Lombardia al riparo da ulteriori giudizi negativi da parte della Corte Costituzionale e consentirà al legislatore regionale di poter predisporre atti normativi in grado di riconoscere il
valore culturale e tradizionale di pratiche venatorie del tutto conformi e rispettose delle direttive comunitarie e delle leggi del Parlamento italiano”.
(Varese News)