Francesco Bruzzone, cacciatore e Presidente del Consiglio Regionale della Liguria, esprime soddisfazione per la richiesta - presentata dalla Regione Liguria all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - di un ulteriore parere in merito all'ipotesi di modifica del l'arco temporale per il prelievo venatorio di tordo bottaccio, tordo sassello e cesena.
"È un segnale molto importante, quello lanciato dalla Liguria, che propone il posticipo della chiusura al 10 febbraio del tordo bottaccio, del tordo sassello e della cesena", dichiara Bruzzone. "Per la prima volta, la richiesta viene presentata per i turdidi, affinché la Liguria si possa allineare alla confinante Francia, dal momento che in quel territorio l'arco temporale per le stesse specie va dalla terza domenica di settembre fino al 20 febbraio: si parla sempre di Europa unita ma, nei fatti, questo viene spesso disatteso".
"Sappiamo che ISPRA è ostica rispetto a questa ipotesi, ma è difficile pensare, che per qualcuno i tordi italiani, in fase pre-nuziale, possano essere più precoci di quelli francesi. Per le popolazioni di turdidi non esistono confini geopolitici. La richiesta della Regione Liguria è un passo in avanti positivo per armonizzare i calendari venatori: attendiamo il parere dell'istituto", conclude Francesco Bruzzone.