Dopo la decisione presa di comune accordo tra il Parco delle Madonie e i sindaci, arriva la prima ordinanza per abbattere i cinghiali. Il sindaco di Castelbuono (PA), Antonio Tumminello, ha autorizzato il prelievo dei suidi fino al 30 di aprile, “ad eccezione dei fondi chiusi e nelle zone del Parco”. La misura dovrebbe serivre a "scongiurare pericoli imminenti per l’incolumità pubblica, e ultieriori danneggiamenti al patrimonio pubblico e privato, predisponendo, di concerto con le forze di polizia presenti sul territorio, un apposito piano di intervento urgente con l’impiego di personale qualificato e di cacciatori aderenti a specifiche associazioni e muniti di assicurazione che aderiscano su base volontaria, operando a titolo gratuito e sollevando l’amministrazione comunela e tutti gli organi di controllo da ogni responsabilità derivante da danneggiamenti alla propria attrezzatura, da danni alla propria persona, da danni causati a terzi, o a cose o animali appartenenti a terzi, sotto la supervisione del comando di Polizia Municipale e delle autorità locali di pubblica sicurezza”.
Sarà la Polizia Municipale a stabilire il calendario di interventi dei cacciatori e a controllare la zona che sarà interdetta al pubblico. Tutti i capi abbattuti dovranno essere sottoposti ai controlli sanitari previsti dalla legge e, durante le operazioni, dovranno essere presenti le Guardie Venatorie. Per ogni giorno di intervento, non potranno essere arruolati più di 15 cacciatori. Le operazioni di abbattimento si terranno dalle ore 7,30 e fino alle 18,30. Qualche giorno prima saranno affisse delle locandine specifiche che informeranno la cittadinanza delle operazioni di abbattimento selettivo.
L'aver ripiegato sulle ordinanze contingibili e urgenti per porre un freno all'avanzata dei cinghiali, è la palese dimostrazione di quanto l'assenza di una vera gestione nei Parchi, sia uno dei motivi del disequilibrio faunistico che crea danni agricoli ed espone la popolazione ad un “pericolo grave e attuale”. Proprio in questa zona due anni fa un uomo perse la vita dopo essere stato azzannato da un cinghiale.
I piani di abbattimento predisposti dai comuni delle Madonie devono prima passare per la Prefettura e per l'assessorato regionale all'Agricoltura, a cui spetta il compito di autorizzarli. Come al solito, ad eseguirli, e quindi, a togliere le castagne dal fuoco alla pubblica amministrazione, sono i cacciatori. Bistrattati sui calendari, ma chiamati ad intervenire ogni volta che si presenta un problema di squilibrio faunistico.