L'Ambito territoriale di caccia pescarese (Atc) difende il provvedimento della Regione Abruzzo, che nei giorni scorsi ha autorizzato la caccia di selezione al cinghiale fino al mese di giugno, e evidenzia i risultati ottenuti negli ultimi anni su questo fronte.
I dati in possesso dell’Atc di Pescara sembrano indicare che la strada intrapresa è quella giusta. Dal 2014, grazie all’applicazione del Regolamento Regionale, che ha permesso la gestione organizzata delle squadre sul territorio, sono aumentati considerevolmente gli abbattimenti di cinghiale in braccata, che nel pescarese sono passati da 176 nel 2014, a 519 nel 2016, a 904 nel 2017.
L’attività di Selecontrollo, organizzata come Servizio di “Pronto intervento cinghiale”, con risposta entro le 24 ore alle richieste degli agricoltori, ha visto crescere le richieste d’intervento da 186 nel 2015 a 255 nel 2016 e ciò a permesso di concentrare gli abbattimenti selettivi laddove era segnalato effettivamente il verificarsi del danno. Gli abbattimenti selettivi, complessivamente, nel Pescarese sono passati da 121 nel 2014 a 333 nel 2016. Inoltre sono stati dati in comodato d’uso, agli agricoltori che ne hanno fatto richiesta, 120 reti elettrificate di proprietà dell’Atc di Pescara.
Il risultato è che i danni da cinghiale periziati, nel comprensorio pescarese, sono scesi da 352.814 euro nel 2014 a 206.307 euro nel 2016 e le domande di risarcimento si sono ridotte a 197 nel 2016, mentre nel 2014 ammontavano a 328.