La Provincia ha affidato la
gestione delle zone di ripopolamento e cattura per tre anni
all'Ambito territoriale di caccia “Pescara”. Si tratta di un’area di
8mila ettari di terreno della provincia interdetti alla caccia, suddivisa tra le zone di ripopolamento e cattura e quelle di rispetto venatorio, dove saranno fatti crescere allo stato naturale
starne, fagiani e lepri che serviranno poi a ripopolare gli altri
64mila ettari aperti ai 4.500 cacciatori censiti. Complessivamente la Provincia ha messo a disposizione dell’iniziativa
210mila euro più l’utilizzo in comodato d’uso dei mezzi e delle attrezzature del servizio di Tutela e valorizazione dell’ambiente. L’affidamento all’Atc, composto da rappresentanti delle associazioni venatorie, degli ambientalisti, degli agricoltori e dei Comuni, rappresenta una novità che permetterà anche di
incrementare la biodiversità del Pescarese e di sensibilizzare i cacciatori nella gestione della fauna.
(Abruzzo Liberale)