La
Federcaccia bresciana pubblica un resoconto
della recente riunione organizzata da alcuni consiglieri regionali lombardi con le associazioni venatorie bresciane e bergamasche. L'incontro, presieduto dal consigliere Alessandro Sala è servito a fare il punto sui primi risultati del lavoro di questo gruppo di consiglieri, ovvero il fatto che il tesserino venatorio regionale resterà uguale a quello degli scorsi anni e che la tassa regionale potrà essere ancora versata con bollettino postale.
"Federcaccia, una delle tre sole associazioni presenti - si legge nella nota - , ha rimarcato che più che voler far presenti le proprie aspettative i cacciatori bresciani vogliono sapere quali sono le prospettive per il mondo venatorio. In sostanza il mondo venatorio vuole sapere se la Regione ha intenzione di aprire un contenzioso, politico e giudiziario, con l’Unione Europea per portare la questione della caccia in deroga e delle catture di fronte alla Corte di Giustizia. Il mondo venatorio vuole sapere qual è la posizione di Regione Lombardia in merito alla proposta di legge 4144, cioè la modifica della legge 394 sui parchi, in merito al tema delle aree contigue. I cacciatori vogliono capire quale sarà il testo finale del pdl 395 sui cinghiali che, nelle bozze iniziali prevede addirittura di mettere a carico di Atc e Comprensori l’80% dei danni da cinghiale. Infine i cacciatori vogliono sapere come verrà coordinata l’attività di Atc e Comprensori Alpini che una recente sentenza della Corte dei Conti ha stabilito, definitivamente, essere Enti Pubblici e che come tali dovranno adeguarsi alla normativa vigente in termini di appalti e operatività ordinaria. Insomma di carne al fuoco ce n’è molta, ma soprattutto molto più complessa del semplice pagamento di una tassa regionale con bollettino piuttosto che di un nuovo o vecchio tesserino venatorio regionale".