Dopo la smentita di Arcicaccia, la Federcaccia Toscana torna a ribadire quanto avrebbe affermato il Presidente Nazionale di Arcicaccia, Sergio Sorrentino, durante la riunione in Regione Toscana del 17 marzo.
“Affermazioni, udite dai presenti, con cui Sorrentino reclamava la necessità di escludere l’assegnazione diretta alle squadre delle aree di caccia al cinghiale, propugnando dunque, solo ed esclusivamente, i metodi del sorteggio e della rotazione. Chiosava poi, il Presidente Sorrentino a mo’ di rafforzativo di quanto affermato, che con la rotazione ed il sorteggio si otterrebbe trasparenza e correttezza e che questa essendo la posizione di Arci Caccia in tutt’Italia non si capiva perché in Toscana l’assegnazione avrebbe dovuto essere diretta. Se poi Arci Caccia ha cambiato opinione ed ora sostiene l’assegnazione diretta ne prendiamo atto con sincero piacere: alla riunione del 17 marzo, però, la posizione di Sorrentino fu ben diversa”.
Quanto al verbale citato dall'Arcicaccia, si tratterebbe invece di semplici appunti presi durante la riunione. Non quindi un verbale, che per essere tale, deve essere approvato dai partecipanti. “Quegli appunti […] aspettano adesso dalla Regione una cortese precisazione. Necessaria per restituire serenità e buoni risultati al confronto in atto” dice Fidc Toscana.