Una vera e propria accelerazione nella lotta alla proliferazione di ungulati nei Colli Euganei viene dalla Regione del Veneto e in particolare dall’assessore al territorio e ai parchi, Cristiano Corazzari, che, con una deliberazione presentata di concerto con il collega assessore all’agricoltura, Giuseppe Pan, approvata dalla Giunta, dispone che l’Ente Parco regionale dei Colli Euganei, entro trenta giorni successivi alla pubblicazione di tale atto, predisponga un aggiornamento e una revisione del “Regolamento per il controllo della popolazione di cinghiale” e del “Protocollo Operativo”.
“Vogliamo un cambio di passo, vogliamo essere ancora più incisivi nell’azione di contenimento ed eradicazione delle popolazioni di ungulati nei Colli Euganei – afferma Corazzari – e per questo abbiamo chiesto all’Ente Parco di procedere a un rapido riesame degli strumenti operativi al fine di dare particolare impulso all’organizzazione di corsi di abilitazione per ‘selecontrollori’ rivolti a tutti i cacciatori veneti in possesso dei requisiti di legge, con le seguenti priorità: ai residenti nei 15 comuni del Parco regionale dei Colli Euganei; ai residenti nella Provincia di Padova; ai residenti nelle altre provincie del Veneto”.
La norma vigente stabilisce, infatti, che nei parchi e riserve naturali regionali, l’attività venatoria sia vietata, salvo prelievi faunistici e abbattimenti selettivi necessari per ricomporre squilibri ecologici, compresi i fenomeni di sovrappopolamento, e che tali prelievi e abbattimenti siano attuati da dipendenti del Parco o da persone da esso autorizzate.
“Non è che negli ultimi anni non si siano profusi sforzi impegnate risorse per affrontare il fenomeno, ma ora dobbiamo operare ancora con maggior decisione – sottolinea l’assessore regionale –. I danni provocati dai cinghiali alle colture agricole e all’ambiente e i rischi per la sicurezza stradale persistono, così come testimoniano le numerose segnalazioni pervenute dalle amministrazioni locali e dai residenti. Solo con l’ultima legge di stabilità la Regione ha stanziato 200 mila euro per tale finalità e ora ‘rilanciamo’ anche sul fronte operativo vero e proprio, incrementando il numero dei ‘selecontrollori’ che consentirà l’effettuazione di costanti e precisi censimenti, un incremento degli abbattimenti e la riorganizzazione della gestione delle trappole”. (Regione Veneto)