"Nel silenzio e nel disinteresse più assoluto la Commissione competente della Camera dei Deputati approva il testo delle modifiche alla legge quadro sulle aree protette (394/91) già approvato dal Senato della Repubblica (C.4144), apportandone alcuni significativi peggioramenti". E' quanto scrive in una nota Maria Cristina Caretta, Presidente della Confavi, a commento del testo di riforma delle Aree Protette.
Secondo Caretta l'iniziativa "sottrae ulteriormente territorio a tante attività storicamente esercitate nel nostro Paese, ad iniziare dalla caccia, dalla pesca e dall'agricoltura". "La cosa ancor più singolare - aggiunge la Presidente Confavi - è che il Governo, in un periodo di grave crisi economica ed occupazionale, decide di stanziare altri 30 milioni di euro per finanziari quei poltronifici rappresentati dagli enti parco, anziché riservare queste ingenti risorse alle imprese ed alle famiglie in grave difficoltà".
La nota della Confavi chiude con un invito a tutte le Associazioni Venatorie, le organizzazioni professionali agricole e tutte le realtà portatrici della Cultura rurale, a reagire. "Siamo ancora in tempo - dice Caretta - a bloccare questo scempio della democrazia e questo immane spreco di risorse pubbliche. Dopo l'approvazione avvenuta in Commissione ambiente della Camera, il testo licenziato deve ora passare al vaglio della Camera dei Deputati per poi essere definitivamente approvato dal senato della Repubblica".