"Basta con gli insegnanti che ci definiscono assassini. La caccia va spiegata in maniera onesta nelle scuole. Dobbiamo farla finita di parlare male di questa categoria. La scuola deve dare un segnale più obiettivo". Lo ha detto ai microfoni di Radio 24 il presidente del Consiglio regionale ligure della Lega Nord nonché cacciatore Francesco Bruzzone, sull'onda del problema cinghiali che sta attanagliando gran parte della Liguria.
Bruzzone ha smentito quanti sostengono che il fine della sua iniziativa è quello di dare lezioni di caccia ai bambini. Si tratterebbe, in realtà, di prendersi carico di un problema, che è quello di mettere fine ad una formazione del tutto arbitraria, preconcetta e spesso disinformata da parte degli operatori scolastici. Bruzzone ha detto di ricevere centinaia di segnalazioni da parte di papà cacciatori, preoccupati per i messaggi anticaccia veicolati dalle maestre, che possono turbare i loro figli.
"Rispetto tutti, i vegani, chi non vuole proteggere l'agnello contro i pastori, ognuno è libero di dire quello che vuole, quando però dici a un bambino di 7 - 8 anni che il papà è un assassino perchè esercita un'attività lecita consentita dalle leggi e dall'Europa (tra l'altro in Italia abbiamo una delle leggi più restrittive) bisogna fermarsi un attimo. Ho voluto lanciare un appello non ad insegnare la caccia a scuola ma a cambiare questo discredito nei confronti del'attività venatoria che oggi è spalmato in modo molto forte nella scuola italiana".
Durante la trasmissione Alessandro Milan e Oscar Giannino ne parlano direttamente con Francesco Bruzzone, accogliendo critiche e interventi costruttivi da parte degli ascoltatori.