Sul TG1 delle 20:00 di ieri 25/02/2009 è andato in onda un servizio di Isabella Schiavone, relativo all’emergenza cinghiali di Genova e a la conseguente battuta di caccia richiesta dalle autorità competenti. In tale servizio intervengono vari persone, ecco il resoconto di quanto detto. Il tutto si apre con l’intervista ad alcuni abitanti:
1) “Vengono qua a mangiare perché sanno che la gente porta via l’immondizia, addirittura vanno dietro a la gente con i sacchetti.”
2) “L’altra sera mi hanno telefonato i Signori che giocavano a tennis, dicendomi che non potevano uscire dal campo da tennis perché erano circondati da cinghiali.”
3) “I cinghiali li incontro ma non è colpa dei cinghiali, visto che praticamente non hanno da mangiare su in cima.”
Successivamente la voce fuori campo della giornalista cerca di illustrare la situazione, mentre a video scorrono delle immagini a nostro avviso del tutto inadeguate (si vede una persona che getta pezzetti di pane a dei cinghialotti). Si ha quindi l’intervento della Dirigente della Polizia Provinciale di Genova Francesca Bellenzier, che afferma quanto segue:
“Questi animali normalmente stanno al di fuori dell’abitato urbano ma sia a causa di scarsità di cibo sia da abitudini indotte dall’uomo che li alimentano in modo artificiale, arrivano ad avere una forte confidenza con l’uomo e possono inavvertitamente anche causare incidenti.”
Subito controbatte la Signora Daniela Filippi, rappresentante della LAV di Genova:
“Sono qui accanto a noi e questi sono i risultati della battuta che si è svolta ieri, basterebbe anche solo una braccata con i cani, a cui noi potremo anche partecipare, e spostarli verso l’alto invece che verso il basso come continuano a fare i cacciatori, spaventandoli e quindi disperdendoli sul territorio.”
Ma a questo punto noi ci chiediamo: a cosa serve spingere i cinghiali verso l’alto se in quella zona non hanno cibo? La Signora pensa veramente che non torneranno a valle, dove vengono alimentati artificialmente dalla popolazione, contravvenendo alle direttive delle autorità?
La stessa Signora della LAV a radio 19, intervistata da Luigi Valenziano, dichiara che all’inizio della battuta 30 persone della LAV erano nascosti nei boschi come scudi umani, lo stesso Valenziano intervista anche il Commissario Piergiorgio Mastrocola della Polizia Provinciale di Genova che dichiara, smentendo la Signora della LAV: “La Digos ha fatto la perlustrazione, nel bosco non c’è nessuno.”
Ora dobbiamo scegliere a chi credere, se alla Polizia Provinciale e alla Digos o alla Signora della LAV così esperta in braccate.
Questa redazione ha un concetto ben diverso della caccia, quella che si è svolta ieri a Genova è una decisione presa dal Prefetto e dagli organi competenti per la sicurezza e l’incolumità degli abitanti, i cacciatori hanno svolto in questa occasione un servizio civile su richiesta delle autorità. Fin tanto che i media passeranno immagini come quelle viste ieri sera al TG1 delle 20:00 mentre una mano lancia pezzi di pane ai cinghiali, cadremo nell’inganno degli animalisti che hanno a base dei loro concetti l’umanizzazione degli animali. La Signora della LAV si è ben guardata dal dire che tutti coloro che alimentano volutamente i cinghiali nei centri abitati sono possibili di multe anche elevate. Al contempo, facciamo i nostri complimenti per l’analisi esplicata dalla rappresentante della Polizia Provinciale di Genova Francesca Bellenzier.
A chi vogliamo credere?