La Lipu nelle ultime ore ha diffuso un allarmante comunicato in cui richiede con la massima urgenza all'Ispra, alle Regioni e al Ministero dell'Ambiente di “escludere senza esitazioni” dalle specie cacciabili cinque specie che definisce in declino a livello europeo: la coturnice, il moriglione, la pavoncella, la tortora selvatica, il tordo sassello.
Ma l'allarme rivela subito le vere intenzioni: un attacco diretto alla caccia, qualunque essa sia, tanto da essere assimilata al bracconaggio, come fossero la stessa cosa. “Oggi in Italia si possono cacciare troppe specie (ben 36!) anche quelle considerate in cattivo stato di conservazione” scrive la Lipu, sottolineando che “quella contro la caccia e il bracconaggio è una battaglia civile per impedire che la natura italiana venga distrutta, una sfida che portiamo avanti da oltre 50 anni”. L'allarme, diffuso anche via mail, pare abbia l'utile scopo anche di battere cassa: “mentre attendiamo una risposta delle istituzioni interpellate – scrive la Lipu ai propri affiliati - anche tu puoi sostenere la Lipu in questa ed altre battaglie contro caccia e bracconaggio e in difesa della biodiversità, bastano 25 euro all'anno”.
A smorzare i toni interviene il tecnico dell'Ufficio Avifauna Migratoria Fidc, Michele Sorrenti, che abbiamo interpellato per un parere circostanziato: “con sorpresa - scrive - leggiamo dal sito LIPU che le 19 specie di cui si chiedeva il divieto di caccia appena due anni fa sono oggi diventate solo 5, ed è scomparsa l'allodola, oggetto della campagna LIPU dell'autunno scorso "lasciamola cantare". D'altra parte i cambiamenti sono necessari, se non si ottengono risultati, e oggi LIPU cita in anticipo i dati del report Birds in Europe third edition, non ancora disponibile sul sito BirdLife. In attesa della pubblicazione ufficiale si può notare che le 5 specie sono definite "Vulnerabili" o "Quasi minacciate" nella RED LIST OF EUROPEAN BIRDS, che è oggi il documento ufficiale della Commissione Europea. Nulla di nuovo quindi, ed infatti sia la pavoncella che la tortora sono da anni soggetti a forti limitazioni del prelievo, come indicato da ISPRA, mentre il moriglione lo è in alcune regioni, proprio su proposta dell'Ufficio Avifauna Migratoria FIDC. La tortora è anche oggetto di un nuovo piano di gestione europeo in preparazione, che non prevede divieti di caccia ma una futura pianificazione del carniere. Per la coturnice è in approvazione il piano di gestione nazionale mentre sul tordo sassello si potrà compiere una valutazione appropriata. Per FIDC le regole di gestione sono la chiave per la conservazione e non i divieti assoluti. Le prossime valutazione saranno compiute alla pubblicazione del report”.