Riceviamo e pubblichiamo:
L’impareggiabile organizzazione della Delegazione svizzera, con il suo Capo Emmanuel La Roche, ha permesso di svolgere la 64a Assemblea Generale del CIC nell’incantevole località di Montreux (26-29 aprile 2017) anche sotto un’insistente pioggia e con temperature da pieno inverno, solo nell’ultima giornata allietata dal sole che ha consentito una passeggiata tra una relazione e l’altra, perfettamente condensate nell’articolato e interessante programma che ben poco spazio lasciava ai piccoli intrattenimenti fuori assemblea.
Innanzitutto preme evidenziare che, al di là della riconferma alla Presidenza per i prossimi tre anni (2017-2020) dello svizzero George Aman, l’Italia ha mantenuto la Vice Presidenza internazionale nella persona del dott. Massimo Marracci e la carica di Auditor nella persona del dott. Vittorio Scoccini, entrambi da tutti apprezzati per la loro concretezza a livello dei vari settori di competenza.
Ma vi è di più: dopo anni di assenza del Gruppo di Lavoro “Uccelli Migratori” sono ritornate prepotentemente all’attenzione degli 81 Stati membri nei cinque Continenti le problematiche connesse alla gestione degli uccelli migratori, legate alle sue complesse e articolate riflessioni sulla ruralità e sulla biodiversità, così variegata nei singoli Paesi, grazie all’impulso del nostro Capo Delegazione, avv. Giovanni Bana, dopo la 61a Assemblea Generale di Milano del 2014, e riprese successivamente a Pravets, a Budapest e a Bruxelles lo scorso anno.
Nella lunga sessione all’uopo dedicata di Montreux è emerso, fra l’altro, che la moltitudine dei dati portati all’attenzione da parte dei relatori Evgeny Syroechkovskiy dell’Università di Mosca, David Scallan dell’Ufficio Studi Scientifici FACE, nonché dall’OMPO (Oiseaux Migrateurs du Paléarctique Occidental) con Alexandre Czajkowski e dalla FEIN (Fondazione Europea Il Nibbio) con il suo Presidente, avv. Giovanni Bana, ha reso ben chiaro come si debba riservare il massimo interesse alle problematiche gestionali degli uccelli migratori per un corretto, coordinato e programmato prelievo. Ne è stato un esempio la particolare situazione creatasi lo scorso inverno nel Bacino del Mediterraneo, con specifico riferimento al sud della penisola italiana a causa dell’ondata di gelo (vague de froid) tra dicembre e gennaio.
In questo contesto i molti punti del ricco programma (dalla Riunione degli Stati membri a cui ha partecipato, in rappresentanza dell’Italia, Stefano D’Ambrosi, funzionario del Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, alla Riunione del Consiglio, alle varie sessioni sulla Falconeria, sulla gestione della fauna selvatica, sulla natura, alle Riunioni dei Gruppi di Lavoro Artemis e Young Opinion, ecc.) hanno resa importante questa Assemblea internazionale nel solco di quella di Milano, da tutti ricordata come quella della svolta della nostra organizzazione internazionale. È stato confermato, a chiare lettere, che il mondo venatorio, se ben condotto e ben coordinato e in continuo dialogo aperto con tutti i vari “attori” dei differenti comparti, può dire veramente la sua di fronte alle esagerate affermazioni dell’animalismo e di certo ambientalismo, totalmente distaccati dalla realtà.
Il mondo venatorio, per sua disattenzione divenuto capro espiatorio di tutti i mali dell’ambiente, allorchè rappresenta, solo in Europa, oltre 7 milioni di cittadini, deve finalmente prendere coscienza del proprio ruolo di protagonista sul e per il territorio. Ovviamente, i valori della cultura ambientale devono essere maggiormente implementati fin da giovani, rifuggendo dalla visione disneyana del mondo che ci circonda, troppo legata alla sola, idealizzata emotività. Il CIC da Montreux lancia questo messaggio con articolati programmi condotti dai suoi uomini migliori, coordinati dal Direttore Generale Tamás Marghescu.
Per l’Italia erano pure presenti Gian Luca Dall’Olio e Marco Ramanzini per la FIdC, i soci Luigi Checchi, Luigi Garsi, Carlo Alberto Pejrone, Giovanni Pejrone, Roberto Regnoli, il giovane Nicola Dal Martello in rappresentanza dell’organizzazione di HIT Show e il giornalista con responsabilità giuridiche, Benedikt Terzer, dell’Associazione Cacciatori Alto Adige, con il periodico “Giornale del Cacciatore”. All’italiano avv. Enrico Adriano Raffaelli, fedele socio del CIC dal 1992, è stata conferita la medaglia per il Premio Loyalty to CIC, per la fedeltà verso la nostra organizzazione internazionale, tanto quanto al dott. Giovanni Pejrone è stata consegnata dal CIC una magnifica medaglia ricordo per la lunga presenza ai vertici dell’organizzazione, prima nel Gruppo di Lavoro Young Opinion e poi nella Vice presidenza internazionale. La prossima 65a Assemblea Generale si terrà a Madrid dal 19 al 21 aprile 2018. (CIC Italia Stampa)
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