Tra i temi della puntata di ieri, lunedì 8 maggio della trasmissione Quinta Colonna, condotta dal giornalista Paolo Del Debbio, c'era anche quello dell'opposizione alla caccia. In studio, ormai in seconda serata (ore 23 circa) si è consumata la solita bagarre. Cosa piuttosto scontata vista la lista degli ospiti.
A cominciare dall'istrionica ex subrette Alba Parietti, ultimamente nota soprattutto per le sue liti in tv, qui in veste straordinaria di sostenitrice dei diritti degli animali, per continuare con i più cocciuti, duri e puri, tra gli animalisti: Paolo Mocavero (100% Animalisti), Alessandra Di Lenge (Iene Vegane), l'ex hostess e concorrente del Grande Fratello Daniela Martani e Riccardo Manca (Animalisti Italiani). Basta nominarli per capire dove si andrà a parare.
La tv, sempre di più è fatta da urlatori e stona che a certi personaggi vengano accostate persone equilibrate come i cacciatori, che oltre ad avere una fedina penale pulita, devono mantenere un comportamento ligio e rispettoso affinchè possano vedere confermato il loro diritto di maneggiare e possedere armi. A rappresentare la categoria c'erano il politico leghista Alessandro Morelli, Maria Cristina Caretta (Confavi) in collegamento da Thiene (VI), Massimiliano Filippi (Federfauna), anche nella veste di allevatore di visoni, ed Elisa Picci, cacciatrice e tecnico faunistico.
Da parte degli animalisti, come sempre, solo urla, insulti e gli agghiaccianti auguri di morte nei confronti dei cacciatori. Ripetuti con orgoglio e sottolineati quasi da ogni ospite nazivegano, tanto che, il giornalista Mario Giordano e lo stesso Del Debbio, più volte hanno dovuto far notare che chi augura la morte a qualcuno non può essere considerato degno di dare lezioni di sensibilità. Poco male, è proprio questa la vera natura della maggior parte dei movimenti che vorrebbe far chiudere la caccia ed è bene che anche gli telespettatori si rendano conto di quanto odio siano capaci. Il che, tra l'altro, è un'amara conferma per il controverso Premio Hitler, assegnato agli animalisti per sottolinearne il fanatismo e la natura prevaricatrice. E' noto infatti che il fuhrer fu un grande amante delle bestie, considerandole addirittura superiori agli umani. Di questo ha parlato Filippi durante la trasmissione, mentre Caretta, tra le altre cose, ha ricordato i dati economici della caccia e del suo indotto (8 miliardi di euro solo in Italia) e quelli sugli incidenti e le cause di morte dell'Istat (a dimostrazione che se la caccia provoca qualche incidente, lo stesso si può dire di qualsiasi altra attività umana).
Degno di nota l'intervento di Elisa Picci (vedi Amiche di BigHunter), che ha risposto alle urla con pacatezza e intelligenza. “Finora – ha detto quasi alla fine della trasmissione senza mai interrompere nessuno e attendendo pazientemente il suo turno – ho visto solo puntare il dito contro una figura che non conoscete. La figura che sta assumendo oggi il cacciatore è quello di gestore, di sentinella presente sul territorio. Fa protezione civile, controllo del territorio, protezione dagli incendi, recupera detriti, ripulisce fossi. Abbiamo tutta una serie di impegni e di attività rivolte al sociale”. “La caccia – ha aggiunto - per noi non è un'attività, ma una passione”.
Nella foto un frame del servizio trasmesso durante la trasmissione, che mostrava la protesta animalista fuori dalla fiera Caccia Pesca e Natura di Longarone (29 aprile - 1 maggio 2017).