In risposta al comunicato della presidenza nazionale Arcicaccia di ieri (vedi notizia) in polemica diretta con Federcaccia per le questioni toscane, sia CCT (Confederazione Cacciatori Toscani) sia la Federcaccia nazionale si sono sentite in obbligo di dare un segnale di risposta.
CCT ricorda che, in attesa di chiarimenti e di saldo per le quote associative 2016, anche Arcicaccia Toscana, fa ancora parte della confederazione, la quale, per le cose fatte e quelle da fare si affida al programma 2017, recentemente approvato all'unanimità. Il comunicato parla di calunnia in merito ad allusioni su rapporti economici poco chiari avanzate da parte dell'Arcicaccia. Ed infine invita a trasferire il confronto dal terreno della polemica a quello delle cose da fare.
Federcaccia nazionale dal canto suo invita i dirigenti dell'Arcicaccia nazionale ad una maggiore oggettività, ricordando che “lo statuto della FENAVERI, che Arcicaccia sicuramente conosce bene avendolo sottoscritto, prevede all’interno del più ampio percorso unitario per le Associazioni firmatarie indipendenza e libertà di azione in base ai rispettivi statuti”.
E poi un appunto sulla decisione, criticata da Arcicaccia, di garantire le stesse condizioni assicurative ai transfughi dell'Arcicaccia regionale. “L’accoglimento rispettoso e non certo “dispettoso” di coloro che non riconoscendosi col - legittimo - corso deciso in Toscana dal Congresso Arcicaccia nasce proprio dalla convinta necessità di non dare vita a un effetto domino che porti a ulteriori rotture e divisioni, né auspicabili né giustificabili e che soprattutto niente hanno a che fare e non aiutano ad affrontare e risolvere i problemi dell’ambiente, della fauna e il nostro progressivo allontanamento dalla società, dal sistema e dall’opinione pubblica”.