Martina Bonaventura è una vera esperta di cani. Non solo è un'addestratrice riconosciuta dall'Enci ma è anche tecnico veterinario e allevatrice, a livello amatoriale, di due razze (cane corso e segugio dell'Appennino). Vive in provincia di Roma, dove va a caccia al cinghiale in braccata e in squadra (ovviamente è canaia).
“La caccia – ci spiega – è una passione che ho acquisito da adulta e non ereditata (nessun cacciatore in famiglia), ora – aggiunge - fa parte di me e non potrei farne a meno”.
Già perché alla caccia è arrivata proprio tramite la sua passione per il lavoro con i cani e le razze italiane.
“Ho scoperto di avere il gene di Diana, quando ho preso la mia prima segugia dell'Appennino – scrive - . Ora che conosco le dinamiche e le logiche che stanno dietro il mondo venatorio, mi auguro che le diverse associazioni di tutela caccia e cacciatori si decidano a lottare su un fronte finalmente comune contro la disinformazione e la strumentalizzazione politica che vengono sistematicamente attuate contro la caccia, per recuperare voti con facile populismo. La caccia è un bene culturale di tutti, necessaria e rispettosa per l'ambiente, è una passione che chi vuole deve poter coltivare senza timore di atti incivili ne restrizioni immotivate”.
“Nell'attuale ambiente antropizzato – continua Martina - , la caccia è cosa necessaria e auspicabile per il contenimento e il controllo di tutte le specie che non sono abbastanza sottoposte a selezione naturale e predazione, come gli ungulati. Nello specifico la caccia con i cani è la più saggia e culturalmente importante forma di contenimento e controllo”.
“Penso che i cacciatori come tutte le categorie, siano costituiti da ogni tipo umano, dagli ottimi ai pessimi soggetti. Negli ultimi anni assisto a un vero cambiamento in positivo, culturale e legato alla passione per i cani” afferma la giovane Martina, che ci fa sapere che il fidanzato l'ha scelto cacciatore.
“Era un problema per me come per molti uomini cacciatori, condividere la vita con chi non condivideva la mia passione” spiega infatti Martina.