Non è nulla di inatteso, per carità. Da Dudù in poi, ma in realtà le prime avvisaglie si sono viste anche prima, nessuno si era illuso che Berlusconi facesse passi indietro nella sua conversione animalista. Ma appoggiare addirittura, con tutto il partito, il nascente Movimento animalista capitanato da Brambilla e Co. (pare vi rientrino anche personaggi come Daniela Martani e qualcuno dei vecchi Verdi, Walter Caporale per esempio), pare decisamente troppo.
Per l'ex forzista Sergio Berlato, che all'epoca delle prime battaglie animaliste della Brambilla aveva raccolto le firme di un gran numero di parlamentari contrari a questa deriva, Berlusconi “ha deciso di voltare definitivamente le spalle a tutti i portatori della cultura rurale”. Continua Berlato: “agli agricoltori, agli allevatori, ai pescatori, ai cacciatori, non resta altro che prendere atto della deriva animalista imboccata da Forza Italia e comportarsi di conseguenza. Arriverà presto il momento in cui i cittadini italiani saranno chiamati a votare i propri rappresentanti presso le istituzioni, iniziando dalle prossime elezioni amministrative dell'11 giugno 2017 alle quali seguiranno presto le elezioni per rinnovo del Parlamento nazionale. Se Forza Italia ha deciso di privilegiare la difesa degli animali a quella delle persone, i portatori della Cultura rurale sapranno certamente come comportarsi in occasione delle prossime scadenze elettorali” chiude Berlato.
Il movimento per la Cultura Rurale, dopo la presentazione del neonato organismo, ha diffuso una nota in cui sollecita i rappresentanti del mondo rurale (ovvero agricoltori; pescatori, cacciatori; allevatori, cinofili e rappresentanti degli indotti economici che gravitano attorno alle attività portatrici della Cultura rurale) ad unire le forze. "Il Movimento per la Cultura Rurale dimostrerà, ai vari rappresentanti istituzionali ed all'opinione pubblica, cosa rappresentano le attività portatrici della Cultura rurale in termini numerici, economici, sociali, occupazionali, culturali. Dimostreremo anche cosa rappresentano i nemici della Cultura rurale, in modo tale da far capire alle istituzioni a quali realtà è più opportuno fare riferimento nell’emanazione dei vari provvedimenti che interessano la collettività" scrivono da Acr.
Nel mondo dell'associazionismo venatorio, per il momento registriamo il commento di Acl (Associazioni Cacciatori Lombardi) che parla di una “furbata per cercare di rastrellare voti dopo che i sondaggi che danno Forza Italia in ulteriore calo, inferiore anche alla Lega. Una strategia politica che secondo le stime interne del partito porterà a Forza Italia dal 5 al 8 % di voti in più. Una strategia che mal si sposa con quanto fanno sul territorio alcuni esponenti di partito, che appoggiano il nostro mondo”.
Ecco la presentazione del movimento su Youtube