Il Disegno di Legge della Regione Puglia “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” è criticato aspramente dalle associazioni ambientaliste ACLI Ambiente Foggia, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia. Tra le diverse osservazioni, c'è quella di non aver attribuito all’Osservatorio Faunistico Regionale le competenze in materia di censimento della fauna. Senza aver stabilito chi ha la competenza sui censimenti, le Associazioni si chiedono come si possano ipotizzare attività di ripopolamento.
Si critica poi la mancata abrogazione della possibilità di fare ripopolamenti con animali d'importazione e la mancata inibizione della possibilità di liberare animali “pronta caccia” (ripopolamenti fino al 31 agosto). Gli ambientalisti poi citano la posizione della Lipu, che ha recentemente chiesto il divieto di caccia per coturnice, moriglione, pavoncella, tortora selvatica e tordo sassello in base alla classificazione Spec 1 di Birdlife, che vorrebbero quindi già operativa in Puglia ed evidenziano quella che chiamano “risicata rappresentanza” negli Atc delle associazioni ambientaliste. Altri punti sotto osservazione sono la mancata considerazione dei Piani di gestione dei Sic e delle Zps e la modifica degli indicatori per l'ammissione di cacciatori negli Atc, che, secondo gli ambientalisti porteranno per esempio nella provincia di Foggia fino a 4300 cacciatori rispetto ai 1300 ammessi oggi.
Per questi ed altri aspetti, ACLI Ambiente Foggia, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia invitano l’Assessore regionale alla caccia a riconsiderare il DDL proposto, ribadendo la disponibilità ad un confronto.