Sulla
riforma delle Aree Protette, in corso alla Camera, diamo atto delle critiche dell'associazione animalista
Enpa, secondo cui il testo finora approvato "
affida i parchi ai poteri locali e a gestioni senza competenze scientifiche".
"Infatti, - evidenzia Enpa - malgrado la crisi della biodiversità, viene mantenuta l’attività venatoria nelle aree contigue, le fondamentali “zone cuscinetto” tra aree protette e non dove gli animali hanno la possibilità di moltiplicarsi e diffondersi sul resto del territorio. Mantenere la possibilità di caccia su di esse, equivale a fare dei parchi in un fortino assediato - prosegue la nota Enpa - . Per questo è stata davvero una grave occasione mancata la bocciatura, questa mattina, di tutti gli emendamenti che all’articolo 5, proprio quello relativo alle aree contigue, proponevano l’eliminazione di ogni attività venatoria".
Enpa si appella a quelli che chiama "tutti i nostri parlamentari perché fermino la controriforma in questione, a cominciare dall’articolo 9 che per la fauna rappresenta davvero il cuore della questione. Infatti, sotto il pretesto della gestione dei selvatici, tale articolo apre le porte dei parchi alla caccia di selezione; non prevede nessuna misura di garanzia, neanche per le specie particolarmente protette come lupo e orso; non prevede il ricorso obbligatorio e prioritario ai “metodi ecologici”, non cruenti, come misura di prevenzione e di soluzione di eventuali problemi di convivenze con i selvatici", si legge ancora nel documento.
"Questo – spiega Annamaria Procacci, consigliere nazionale di Enpa e responsabile biodiversità – è un vero paradosso nel paradosso perché la legge 157/92 prevede l’applicazione di questi metodi in tutto il territorio nazionale mente la fauna dei parchi ne sarebbe dunque esclusa. Ancora una volta con i voti sinora espressi a maggioranza nell’aula di Montecitorio si conferma una linea vecchia e pericolosa che non sa e non vuole riconoscere nelle aree protette e nelle risorse naturali il futuro, né per le persone né per gli animali", conclude il comunicato dell'Enpa.