"Nonostante la proficua riunione svoltasi alcuni giorni fa a Castelnuovo Vomano si leggono e si sentono ancora troppe chiacchiere, inutili e spesso non veritiere sulla questione caccia". Così il presidente regionale di Federcaccia, Ermano Morelli interviene rispondendo ad una nota dell'Arci Caccia Abruzzo, che ha accusato Fidc di “decantare l'unità per non farla”.
Il lavoro unitario continua, evidenzia il presidente Morelli, che critica il suo collega di Arci Caccia, Massimiliano Di Luca, perché “lamenta che ancora non è stata ufficialmente riconosciuta (la Fenaveri, ndr) senza sottolineare che proprio lui, nelle riunioni svolte nel 2016 e' stato l'anello mancante della catena, tanto da dover far intervenire l'Arci Caccia nazionale”.
Il presidente regionale di Federcaccia parla anche del nuovo calendario venatorio. "La presenza del governatore regionale Luciano D'Alfonso all'incontro di Castelnuovo - dice - rappresenta sicuramente una garanzia, ma speriamo che lui, con i suoi mille impegni, sia in grado di osservare il lavoro degli uffici. Prima ancora che il contenimento dei cinghiali e' importante chiudere, a norma di legge, il calendario venatorio. Spero che l'assessore alla Caccia abbia capito quale strada deve intraprendere, ovvero quella della legalita', quella che puo' ricopiare da tante altre regioni italiane. Siamo l'associazione venatoria piu' numerosa e quindi sarmo sempre presenti e collaborativi per ogni richiesta di partecipazione. Al di la' delle polemiche sterili, delle lotte di campanile. A noi - conclude Morelli - interessa solo che tutti possanno seguire la propria passione".