Si è riunita ieri, 6 giugno, al Muse, Museo delle scienze di Trento, la giuria composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla e Paolo Rumiz, coordinata da Margherita Detomas, per decretare il vincitore dell’edizione 2017 del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi. Il riconoscimento è andato ex aequo a due opere “La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918” di Diego Leoni (Einaudi) e “La via di Schenèr” di Matteo Melchiorre (Marsilio) che si divideranno il premio di € 10.000.
Queste le motivazioni della giuria per i vincitori. “La guerra verticale di Diego Leoni costituisce l’esito solido e intenso di un lucido e appassionato itinerario. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna 1915-1918, spicca anche per originalità e varietà di approcci alla quotidianità della guerra (la flora, la fauna) nel panorama delle opere uscite in occasione dell’anniversario. Il libro di Leoni è l’esatto contrario dell’occasionale e dell’effimero”.
“La via di Schenèr di Matteo Melchiorre presenta una grande originalità di scrittura che trasforma il dato storico documentario in una narrazione appassionata pur nel rigoroso rispetto della fattualità. Un passo montano ai più sconosciuto e i suoi abitanti riacquistano vita emergendo dalle carte polverose degli archivi. La presenza in testo dell’autore, discreto e ironico, assicura un perfetto equilibrio di affabulazione e realismo a un mondo di confine, metafora del quotidiano di ciascuno”.
Tutti i premi e i riconoscimenti saranno consegnati nella cerimonia del 17 giugno (ore 17) a Palazzo Labia a Venezia e in quella del 18 giugno ad Asiago (Malga Porta Manazzo, ore 10).