Il Piano di controllo della volpe fortemente voluto dall'
Atc Unico di Brescia, autorizzato da Ispra e da Regione Lombardia, è al centro di attacchi animalisti in consiglio regionale. A rispondere a chi mette in dubbio la liceità del provvedimento è l'assessore regionale Gianni Fava, che dichiara: “sulla questione dell’abbattimento delle volpi il
consigliere regionale di Sel Chiara Cremonesi cerca di alzare un polverone su una questione non solo sotto controllo, ma autorizzata da Ispra, l’Istituto per la protezione dell’ambiente del ministero, notoriamente piuttosto rigido nei confronti di Regione Lombardia. Non ci stupiamo che la vicinanza dell’appuntamento elettorale favorisca la nascita di polemiche pretestuose e fuori luogo, dal momento che il decreto dirigenziale in materia risale al 23 marzo”.
“Quando Cremonesi parla di abbattimento senza limite quantitativo di volpi appare disinformata e non so se l’atteggiamento è voluto – prosegue Fava -. È evidente che le azioni di controllo conservativo della volpe, così come riconosciuto e autorizzato da Ispra, seguono un’impostazione capace di conciliare l’esigenza del contenimento della pressione predatoria esercitata dalla volpe con quella della sua conservazione a livello di specie, limitando impatti negativi su altre specie”. Peraltro, “in un’area territoriale ben definita”. Federcaccia Brescia, che ne dà notizia, fa sapere anche di essere pronta ad azioni legali qualora fosse sospeso.