"Mi ha conquistata fin dal primo approccio, quando ho accompagnato mio nonno in una delle sue battute alla lepre”. Lo dice Chiara Squartini, nata a Città di Castello (PG) solo diciannove anni fa. Pratica la caccia alla lepre, insieme al babbo, ai nonni, a cugino e ad amici di famiglia. Poi ci sono Mora, Kira e Nera, le preziosissime ausiliarie. Il secondo amore di Chiara Squartini è infatti la cinofilia: “l'addestramento dei cani – ci confessa-, ti dona delle soddisfazioni magnifiche”. Da quest'anno è impegnata con sette cuccioli segugi.
Perchè amare l'ars venandi? E' presto detto. “Credo sia l'occasione per sentirsi parte della natura: ti impegna mente e corpo non solo da settembre a gennaio, ma tutto l'anno. La caccia – argomenta la giovanissima Chiara - è una delle tradizioni più antiche dell'umanità. È un mezzo che ci permette di rimanere a contatto con la natura e godere di momenti splendidi. E', davvero, la cosa più naturale di questo mondo”.
E basta con i pregiudizi sui cacciatori. “Sono persone di cuore e gentili”. Se vengono disprezzati e offesi, sottolinea Chiara, è perché sull'argomento esiste troppa disinformazione. E purtroppo ce ne sarà sempre di più in una società sempre più cittadina che gradualmente perde contatto con la campagna e le sue creature.
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