In questi giorni l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha inviato una lettera ai consiglieri e ai funzionari della Regione Emilia Romagna per chiedere che venga fermata l'autorizzazione della caccia in deroga a storni e piccioni. Secondo gli animalisti la Regione, "invece di applicare i metodi ecologici, concede da anni ai cacciatori la possibilità di ampliare il loro carniere, con la generica motivazione della prevenzione dei presunti danni agricoli".
La faciloneria animalista impone all'Enpa di paventare ricorsi e multe milionarie per l'attivazione della caccia in deroga, che è invece modalità ben prevista dalla Direttiva Uccelli, a determinate condizioni ovviamente. "Naturalmente segnaleremo quanto all’Ue e agli organi competenti quanto sta accadendo in Emilia Romagna, con un particolare riferimento ai funzionari che – prosegue l’associazione - avallano delibere palesemente illegittime. Il rischio di una nuova procedura d’infrazione è dietro l’angolo, ma a pagare non possono essere sempre i cittadini". Per sapere se la deroga è a rischio dovremo attendere l'approvazione, e, naturalmente, il testo definitivo.
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