Mentre un comunicato del consigliere anticaccia Andrea Zanoni fa sapere che Ispra, come già visto in altre regioni, ha negato la caccia in deroga anche al Veneto, dal teatro comunale di Vicenza, dove sabato scorso si è svolto l'annuale incontro organizzato dalla Confavi, Sergio Berlato non demorde e rilancia.
"Ho presentato una mozione che andrà al voto martedì (oggi, ndr) per impegnare la Regione a fare pressione al governo". La mozione è proprio un tentativo di opporsi al "parere ostruzionistico dietro il quale l'Ispra si nasconde", si legge nel testo, "quasi come se qualcuno dei suoi dirigenti - scrive Berlato -, anzichè reperire i dati mancanti utilizzando in modo appropriato i finanziamenti che lo Stato garantisce a questo Ente pur constatandone a volte la dubbia utilità, tentasse di utilizzare questa posizione per impedire allo Stato ed alle regioni di adempiere ad un preciso obbligo previsto dalla legge 157/1992 in attuazione della Direttiva 2009/147/CE".
Il provvedimento, se approvato, chiederà di sollecitare la Conferenza Stato Regioni affinché "provveda celermente alla ripartizione tra le regioni interessate al prelievo in deroga del numero di capi prelevabili per ciascuna specie, ripartizione che deve esse fatta per legge entro il 10 giugno 2017"
Una volta riceuvta la ripartizione dei quantitativi prelevabili in deroga, la mozione impegna altresì la Regione ad applicare la caccia in deroga per la stagione venatoria 2017/2018.