Gianna ha 30 anni e vive in Sardegna dove lavora per uno stupendo resort turistico. Nelle meravigliose campagne della provincia di Nuoro pratica le sue passioni, a contatto con la natura. “Mi sono avvicinata alla caccia grazie ai cani. Adoro il lavoro e la passione che ci mettono i cani nella caccia, in qualsiasi forma, sia da seguita che da punta”. A casa ha un Breton di dieci anni e un kurzhaar di due. Per le battute al cinghiale, ha anche quattro segugi italiani a pelo forte.
Ha un compagno cacciatore, ed anche la figlia, di soli 9 anni, sembra apprezzare la passione della mamma. “Viene a caccia con me quando esco alla ricerca di pernici e non vede l'ora di poter venire a caccia al cinghiale” ci racconta.
Alla figlia vuole trasmettere tutta una serie di valori, primo tra tutti il rispetto per l'ambiente. Andare a caccia, secondo Gianna, è infatti qualcosa che può formare da molti punti di vista. “Penso che la caccia, se praticata con giudizio possa rendere migliori le persone, possa sensibilizzarle alla tutela del territorio e possa insegnare a lavorare in gruppo.. allo stesso tempo ti insegna a stare solo con te stesso”.
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