Contro
la richiesta di modifica della 157/92 proposta al Governo lo scorso 22 giugno dalla Conferenza delle Regioni con un Odg che affiderebbe in maniera chiara le operazioni di contenimento faunistico anche ai cacciatori abilitati, si schierano le associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf. “Un’eventualità gravissima - dicono -, che rappresenta un pericoloso arretramento della competenza statale nell’ambito della tutela della fauna selvatica".
Forse ignorando che il contenimento è di fatto già affdato ai cacciatori (la proposta delle Regioni interviene per rispondere alla censura della Corte costituzionale sulla 157) e che proprio i cacciatori, secondo il testo appena licenziato dalla Camera, saranno chiamati ad effettuare i contenimenti perfino nelle aree protette (non sono pervenute proteste animaliste per questa novità), le associazioni paventano l'apertura del settore "all’ingresso degli interessi privati dei cacciatori". "La richiesta delle Regioni - sostengono - è inaccettabile, la nostra opposizione sarà durissima e a tutti i livelli".
"E’ ora di cambiare registro individuando nuove soluzioni che garantiscano la convivenza pacifica tra uomini e animali, i fucili dei cacciatori hanno orami dimostrato tutta la loro inadeguatezza” dichiarano le associazioni animaliste, facendo forse riferimento all'alternativa dei metodi ecologici incruenti (sterilizzazione con diverse modalità), pluri bocciati anche da Ispra, che finora nessun ente pubblico si è sognato, data la loro inefficacia, nemmeno di proporre.