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Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio


venerdì 7 luglio 2017
    

L'assessore regionale alle politiche agricole, Dino Pepe, ha inviato una lettera al mondo venatorio abruzzese. “Esiste un grido di dolore che impone responsabilità e concretezza delle Istituzioni obbligate a lavorare per trovare soluzioni tangibili e reali, nell’ambito del rispetto della normativa vigente - scrive l'assessore Pepe - Mi riferisco all’emergenza cinghiali. Un “grido di dolore” che ci siamo imposti di contribuire ad attenuare attraverso le uniche armi che conosciamo: il lavoro, il dialogo e il rispetto delle regole. Per fare questo è necessario il sostegno del mondo della caccia, degli ATC, degli agricoltori, delle associazioni di categoria, dei cittadini, che ci chiedono soluzioni concrete; che prevede il necessario coinvolgimento dei sindaci e dei prefetti, che per noi rappresentano un punto di riferimento prezioso per capire il disagio che si avverte nelle realtà decentrate.

Con convinzione - ha aggiunto Pepe - proseguiamo per la nostra strada, accelerando il passo, se possibile, perché ogni ritardo nell’azione di contrasto, soprattutto nel periodo in cui è necessaria la massima tutela del seminato, vale a dire mandare in rovina un anno intero di sacrifici di una impresa; significa mettere a repentaglio la vita delle persone ed ogni giorno in cui vengono intralciate le attività messe in campo dal “protocollo concreto di intervento” significa alimentare questa minaccia.

Per anni - ha sottolineato l'assessore - si è consolidato un sistema deludente, incapace di soddisfare le perdite degli agricoltori, di attivare una valida programmazione di monitoraggio e controllo della popolazione dei cinghiali e di salvaguardare, cosa ancora più importante, le vite umane e la pubblica incolumità”.

“Sulla tematica dell'emergenza cinghiali ci siamo mossi con i competenti Uffici regionali che, a seguito della riorganizzazione, sono stati implementati di necessarie ed adeguate figure tecniche, predisponendo ed attuando una strategia d'azione ampiamente condivisa con tutte le componenti. Per ridurre gli impatti della specie sul territorio regionale ritengo, senza tema di smentita, che siano state incluse, in detta strategia, tutti gli strumenti in possesso della Regione ma abbiamo la convinzione che sia necessario da parte di tutti, a partire dalle Istituzioni, un ulteriore sforzo. Ora ci troviamo in un momento cruciale della “nuova organizzazione del sistema venatorio in Abruzzo” perché il legislatore ha inteso modificare le dinamiche da sempre insite nella gestione e nella organizzazione dei rapporti tra gli attori principali di questa vicenda. Porteremo avanti le battaglie che, attraverso il dialogo, ci sono state presentate come prioritarie: maggiore trasparenza ed eliminazione di coni d’ombra nell'amministrazione della “cosa pubblica”, preminenza degli interessi di tutti, procedure di evidenza pubblica e rispetto delle normative”.

L'assessore Pepe, poi, illustra le proposte: “La caccia di selezione tutto l'anno, ovvero la possibilità per i cacciatori coordinati dagli Atc, di prelevare il cinghiale anche al di fuori del canonico periodo di caccia, consentendo di abbatterli anche nei periodi di maggior danno alle produzioni agricole, è stata una scelta che intendiamo difendere con determinazione. Così come la modifica al Regolamento degli ungulati che ha riaperto la caccia in squadra anche nelle aree non vocate. Territori, questi, in cui, malgrado la presenza massiccia della specie nelle aree coltivate, questo tipo di caccia era paradossalmente vietata nel precedente testo.

Abbiamo avviato i lavori per la predisposizione del nuovo piano faunistico venatorio regionale, fermo al 1992 - rivendica Pepe - che è lo strumento essenziale di programmazione e pianificazione faunistico-venatorio. Con atto deliberativo n. 823/2016 abbiamo predisposto le linee guida sulla filiera delle carni di fauna selvatica, necessarie per l’attuazione di un intervento specifico del PSR 2014/2020 (bando che verrà pubblicato nei prossimi giorni) sulle micro filiere.

Questi provvedimenti daranno un importante impulso alla valorizzazione ed alla commercializzazione di queste carni, ampiamente disponibili soprattutto durante l’attività venatoria sul nostro territorio con l’attivazione dell’attesa svolta di trasformare questa calamità in risorsa. Gli interventi attuati, fino ad oggi e nel loro complesso (compresa la caccia in braccata), hanno consentito di abbattere circa 10.000 cinghiali con una probabile evidente ricaduta positiva in termini di riduzione del danno e conseguente riduzione della spesa pubblica regionale. I dati definitivi saranno forniti nei prossimi mesi, allorquando gli ATC presenteranno il piano di assestamento faunistico per il cinghiale.

Per quanto concerne gli specifici dati degli abbattimenti relativi alla sola caccia di selezione, attivata da solo un anno, si evidenzia una distribuzione territoriale degli abbattimenti molto eterogenea che lascia trasparire una ampia differenza circa il diverso impegno profuso dai singoli Enti attuatori e dal mondo venatorio. Lo faremo, come sempre, attraverso - conclude Pepe - un dialogo fitto e costruttivo con tutti coloro che credono in questo percorso, convinti come siamo della necessità di cambiare rotta rispetto al passato” (Regione Abruzzo).

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11 commenti finora...

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Dove sta il calendario Pepe? Ogni anno siamo gli ultimi in Italia con un calendario sempre peggiore questo non lo dici eh? Vergognati se ci riesci.

da wp 10/07/2017 13.57

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

pepe e i porci...bel duetto

da tutti in porcilaia 09/07/2017 23.42

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Fino a quando abuserete della pazienza dei cittadini/cacciatori? Abruzzo ultima ruota del carro...

da Geronimo 09/07/2017 10.11

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Vergognati E basta Pepe, il calendario peggiore d'Italia. Vergogna. In Abruzzo comanda Il WWF e gli altri animalari. Ipocriti

da Sauvestre 08/07/2017 23.01

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Prima o poi verrà una bella epidemia e a quel punto i pseudonomi cacciatori di maiali voglio vedere quali tipi di caccia faranno ci sarà veramente da ridere.

da Povera gente 08/07/2017 15.53

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Piu' che al mondo venatorio mi sembra rivolta ai soli cinghialai. Tale Pepe ha ormai dimostrato ampiamente con i fatti e le sue uscite che non si preoccupa affatto della caccia ma solo dei cinghialai....almeno dicesse le cose come stanno senza la solita' disonesta' intellettuale.....e comunque a me fa piacere che i cinghiali conitnuino ad essere un problema perche' cosi' viene a galla sempre piu' l' incapacita' ed inconsistenza della "dirigenza" locale e nazionale.

da Bazzica 08/07/2017 12.14

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Tarocchi & tarocchi..non pubblicate i commenti veritieri! Perchè....

da boccamiastattezitta 08/07/2017 11.08

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Noi italiani siamo specialisti per saltare sempre da una parte all'altra del fosso senza mai riuscire a trovare una soluzione ragionevole.Per ridurre l'impatto del problema cinghiale non è necessario toccare la consistenza dei parchi, sarebbe sufficente consentire all'interno degli stessi gli opportuni controlli sulle animali problematici. Senza inventare niente, nei Paesi seri e maggiormente evoluti già si fa così.Ma capisco che per come siamo strutturati noi... é una pia illusione.

da Frank 44 07/07/2017 20.55

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Anche se fosse come dici Lex,rimane il fatto che dove ci sono piu' parchi piu' si sente il problema cinghiali e se veramente si vuole provare a ridurne la problematica basterebbe cominciare a ridurre i parchi,anche perchè sono a conoscenza diretta che molti comuni(e per comuni intendo le popolazioni che vivono in quei comuni)sono insoddisfatti e contrari a tutti quei vincoli. Saluti

da ettore1158 07/07/2017 18.17

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

Ettore la legge è nazionale,ed il 30% di territorio riservato a protezione è su base nazionale non regionale.Lcune regioni su quale sia la percentuale di territorio riservato hanno leggi proprie,con percentuali variabili,ma mica tutte le regioni hanno legiferato in quel senso.

da Lex 07/07/2017 17.05

Re:Abruzzo. Lettera aperta di Pepe al mondo venatorio

A questo punto credo che sia anche inutile rispondere a certe disamine,in quanto la regione Abruzzo è conosciuta nel mondo come la regione dei parchi,le autostrade dei parchi,tantissimi comuni inglobati nei famosi parchi e poi ci andiamo lòamnentando se ci sono troppi cinghiali? ma forse non è che ci saranno troppi parchi?Gira la voce che in abruzzo ci sia la percentuale più alta in Italia di aree protette,alcuni affermano addirittura del 60% e se fosse realmente cosi siamo al doppio che prescrive la legge e leggendo l'articolo in questione non si fa nessun riferimeto ai parchi e l'ass.Pepe non si chiede come mai succede questo? non ha mai parlato con le popolazioni che sono interessate alle aree dei vari parchi per sentire le loro osservazioni in merito e se sono contente di vivere in un parco? credo di no e allora che cosa si vuole: la botte piena e la moglie ubriaca? iniziate a togliere quel 30% in più di parchi abusivi e vedrete come il problema cinghiali verrà ridotto e cosi non saranno danneggiati gli agricoltori.Saluti

da ettore1158 07/07/2017 16.23