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Anuu Migratoristi in una nota evidenzia tutte le contraddizioni contenute nel parere Ispra che ha negato l'approvvigionamento di richiami vivi in Lombardia e critica la Regione per non aver autorizzato ugualmente l'attivazione dei roccoli.
"Ancora una volta, grazie a un Governo improvvido nel far rispettare l’applicazione legale delle sue norme, a un istituto scientifico che emana risposte prive di ogni fondamento di verità e a una Regione che grida all’autonomia, ma non sa far rispettare il suo vero ruolo (e molti se ne ricorderanno presto!) soccombendo sia politicamente che tecnicamente a un assurdo parere inviato il 9 giugno dall’ISPRA, ex-INFS, col quale si rimette in discussione la selettività delle reti (regolarmente ammesse dalla Guida Interpretativa della Commissione UE e dallo stesso istituto con una nota ministeriale del 22/11/1996), attualmente operanti in tutta Europa, le catture di richiami vivi sembrano in procinto di essere messe in dubbio anche per il 2017.
ISPRA nega financo che un procedimento d’infrazione contro l’Italia sia stato chiuso sin dal 16/06/2016 con l’archiviazione e con la precisa comunicazione del Minambiente del 05/08/2016 e non accetta di riconoscere che manchino allevamenti per consentire un regolare rifornimento dei richiami vivi, che sono vivamente richiesti nei limiti minimali di un adeguato prelievo per evitare quel microbracconaggio di cui si legge sui giornali.
Ma vi è di più: neppure i Consiglieri regionali sanno alzare la testa, almeno in questi ultimi mesi del loro mandato, ad eccezione di quei pochissimi che si contano sulle dita di una mano veri responsabili della gestione della “cosa pubblica” di tutti i cittadini lombardi. Sembra proprio che le istituzioni, che ci comandano, preferiscano che i cacciatori italiani siano considerati “bracconieri” con quel che ne consegue, anziché dire basta a queste situazioni pesantemente negative per la nostra immagine, venendo meno a quella tanto proclamata “autonomia” per cui si spendono milioni di euro! La paura dei politici nel far rispettare la legge ci obbliga a ripensare profondamente al loro ruolo in funzione di una Regione le cui genti rurali meriterebbero certamente di più: un mondo venatorio che, oltretutto, versa nella sola Lombardia circa cinque milioni di euro a fondo perduto – si fa per dire – vista questa incapacità di governare!" (Anuu Migratoristi)