Dopo la
Conferenza regionale della caccia di Arezzo, gli organi amministrativi della
Regione Toscana sono impegnati a dare seguito alle
modifiche normative prospettate. Si parla dell'approvazione a giorni di una
disposizione regionale per ovviare alla circolare della Procura di Firenze, che (su sollecitazione del WWF)
ipotizzava impraticabile l'addestramento cani con sparo in periodo di caccia chiusa. Si parla anche di un'imminente divieto di foraggiamento di ungulati, al fine di limitare l'abnorme proliferazione degli stessi (soprattutto cinghiali) in aree non vocate. Per il cinghiale, si prevede anche
per la prossima stagione un calendario venatorio che va dal primo giorno di apertura fino alla chiusura, senza interruzioni. Fatto salvo ovviamente l'art.37 (che prevede il controllo della specie nelle zone non vocate anche in periodo di divieto). Prima dell'apertura, si dice che saranno varati
provvedimenti che consentiranno a tutti i cacciatori toscani di cacciare la migratoria (da appostamento) nel periodo del passo in tutto il territorio della regione,
evitando la teleprenotazione. Sarà anche possibile, per tutti i cacciatori toscani di
iscriversi a tutti gli ATC della regione, senza limite di numero (probabilmente nel rispetto dei parametri collegati all'indice di densità venatoria: raggiunto peraltro al massimo in un paio di ATC).