Federcaccia Veneto pubblica una nota del proprio Vicepresidente regionale, Oscar Stella, critica nei confronti del consigliere regionale Sergio Berlato, a seguito della sentenza della Corte costituzionale che ha invalidato la legge (mobilità e altro) da lui fortemente voluta e redatta. Stella cita le precedenti note in cui Fidc aveva segnalato l'inconsistenza incostituzionale della legge e torna sul tema della mobilità. "Già da oltre un ventennio non è mai stata presa in considerazione nei vari piani faunistici (assessori Berlato e Donazzan) e penso sia ora di non attendere un nuovo piano faunistico per la sua attuazione".
"Già da questa annata venatoria chiediamo al presidente della Terza Commissione di lasciare stare almeno per una volta il suo bacino e di conseguenza il consenso elettorale e di applicarsi a copiare quanto hanno fatto le altre Regioni di positivo per i migratoristi. La legge 157/92 prevede la caccia programmata e all’interno di essa ci si può applicare a trovare soluzioni per il mondo venatorio. Se questa non andava bene, invece di portare solo chiacchere nel momento in cui era al fianco del ministro Alemanno con una grande maggioranza in Parlamento la poteva cambiare. Ma siccome penso che già allora le sue idee non fossero credibili dalla maggioranza del Parlamento, non è riuscito a cambiare nulla. Come non ha cambiato nulla in Europa a favore delle cacce tradizionali in deroga in Italia".
"Già da subito - continua il rappresentante di Fidc Veneto - lo invitiamo (senza metterci nulla di suo per non commettere ulteriori errori) a copiare la mobilità attuale concessa dalle altre Regioni e a farla approvare in tempi brevi dal consiglio regionale. I tempi per applicarla già da questa annata venatoria ci sono. Questa sentenza inoltre fa capire, contrariamente all’euforia di quanto scritto dalla presidente di Confavi-Acv, che ci può essere la presenza delle associazioni venatorie non riconosciute a livello nazionale solo all’interno dei comprensori alpini".
Per adeguarsi alla sentenza, Fidc Veneto, mette a disposizione i propri tecnici "per consulenze gratuite, onde evitare ulteriori leggi incostituzionali che vanno a danneggiare la nostra passione".